Alimentazione: prestare attenzione al tipo di cottura della carne

La cottura della carne
ALMIENTAZIONE COTTURA CIBI CARNE / ROMA – La cottura di un alimento è essenziale affinchè la pietanza risulti appetitosa. Ci sono delle cotture molto gustose, elaborate e pesanti quali i fritti: croccanti e saporiti, ma non molto indicati al nostro benessere. Anche la bistecca ai ferri ha le sue controindicazioni. È importante fare attenzione a come la cuociamo. La crosticina, quella che rende la grigliata tanto appetitosa, secerne una sostanza cancerogena (acrilamide). C’è molto di più, perché i prodotti della saccarificazione noti come Age (advaced glycation endproducts) potrebbero danneggiare i vasi sanguigni.
Basta però prestare un pò di attenzione: evitate ad esempio di grigliare troppo la carne (se usate la piastra vi conviene usarla non rovente). La dottoressa Sandra Seidel, del servizio nutrizionale dello ‘Stuttgard Kidney Centre’, direttamente da un meeting a Stoccolma, manda alcuni consigli: esiste un tipo di cottura ‘dolce’ che non rovina minimamente il gusto. La nutrizionista asserisce che è sufficiente cuocere i cibi in modo più ‘gentile’, ad una temperatura massima di 100 gradi centigradi, per ottenere alimenti con bassi livelli di Age. Quindi evitare di scaldare troppo la piastra. La cottura sarà più lenta, ma più sana. Poi anche il tipo di carne è fondamentale. No alle salamelle. Come fare a capire se avete usato il metodo idoneo? Se il cibo scelto ha una crosticina bruno-dorata, forse non è salutare, avverte l’esperta, convinta che il sistema di cottura ‘dolce’ doni al cibo un sapore più gradevole e naturale.

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