“Battuta di basso livello, Spalletti ipocrita”: l’attacco in diretta scuote Napoli

Lo scontro diretto del Maradona si avvicina e l’accoglienza per l’ex tecnico azzurro si preannuncia caldissima

Tra i temi principali del calcio italiano in questo momento resta ovviamente la firma di Luciano Spalletti con la Juventus. E il conseguente malumore dei tifosi del Napoli che continuano a far circolare immagini, filmati e dichiarazioni del loro ex allenatore riguardo il legame con la piazza azzurra e una certa volontà di non lavorare in altre piazze italiane. Poi la risposta del mister di Certaldo, che ha accusato le stesse critiche di essere decontestualizzate e che il suo desiderio si riferiva alla stagione immediatamente successiva all’addio. Una spiegazione che non ha funzionato evidentemente con il popolo partenopeo. E anzi in tanti hanno piazzato il carico da 90.

Luciano Spalletti (Ansafoto) – calciomercato.it

Ad esempio Carlo Alvino, giornalista di spicco a Napoli, che a TeleVomero ha parlato così: “C’è una canzone della grandissima Angela Luce che potrebbe essere la colonna sonora della sua conferenza stampa e si chiama ‘Ipocrisia’. Noi siamo la filiale principale e la Juventus è la nostra succursale. I passaggi dal Napoli alla Juventus fanno capire questo. Ognuno fa bene ad accettare il miglior trasferimento. Anzi, Spalletti è un plus per la Serie A italiana a livello calcistico, è un allenatore straordinario. Ma le dichiarazioni sono state improvvide. Non si tratta di euforia, lo ha detto anche a freddo in altre interviste, come per esempio da Fabio Fazio in tv”.

Alvino contro Spalletti: “La battuta sul tatuaggio e gli esami del sangue di basso livello”

Spalletti nella conferenza di presentazione ha provato a fare un esempio per sottolineare il suo legame intatto con la città e la gente di Napoli: “Ho dato il sangue e ho chiesto di prenderlo dall’altro braccio rispetto a quello dove ho il tatuaggio. Non voglio toccare niente lì”. Ma l’aneddoto non ha convinto affatto Alvino, giornalista di ‘Radio Crc’: “La cittadinanza onoraria unica da consegnare era a Maradona com’è stato giusto che sia. Quella degli esami del sangue di Spalletti è una battuta di basso livello”.

Luciano Spalletti (Ansafoto) – calciomercato.it

E allora l’appuntamento fissato e cerchiato in rosso è già netto ed evidente: “Il 7 dicembre non è così lontano, ci sarà Napoli-Juventus. Il popolo dello stadio Maradona deciderà come accoglierlo, io voto per l’indifferenza. Spalletti verrà comunque ricordato come uno dei migliori allenatori della storia del Napoli. In conferenza stampa ha voluto fare un distinguo che non esiste. Una pessima difesa di se stesso. La toppa è peggio del buco”.

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