RadioCalciomercato.it, esclusivo Petrucci su dimissioni Reja

RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO PETRUCCI REJA LAZIO / ROMA – Edy Reja continua a far parlare la piazza biancoceleste e non solo. Il suo futuro è appeso ad un filo, la cui trama è forse nota soltanto a lui. RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Matteo Petrucci, giornalista di ‘Sky Sport’, per fare chiarezza sul futuro della panchina della Lazio.

DIMISSIONI RITIRATE? – “Reja ci sta pensando. In questo momento nella Lazio ci sono due anime: una del presidente Lotito, a cui non dispiacerebbe un ripensamento dell’allenatore; un’altra di chi vorrebbe che, avendo presentato le dimissioni, il tecnico andasse avanti fino in fondo. Lotito non è a Madrid, è rimasto a Roma, ma credo che allenatore e presidente debbano necessariamente riparlarsi. Sarebbe clamorosa la permanenza, ma è stato clamoroso anche quanto successo ieri: è la terza volta che si dimette in due anni, potrebbe ripensarci anche stavolta, ma il risultato di stasera non pregiudicherà la scelta”.

LE RAGIONI DEL GESTO – “La vicenda ha molti lati oscuri, ma non il motivo delle dimissioni: le gestioni del mercato e dell’infermeria. A Reja si deve rimproverare la tempistica, perché dimettersi a due ore dalla partenza per un’importante trasferta europea, al di là delle possibilità di qualificazione, decidendo comunque di seguire la strada… avrebbe dovuto farlo prima della chiusura del mercato. I tempi sono rivedibili, ma obiettivamente bisogna entrare nella testa dell’allenatore e capire il momento, evidentemente non ne poteva proprio più”.

REJA E I TIFOSI – “L’incontro con una delegazione di tifosi ha commosso Reja: probabilmente hanno influito sulla sua eventuale scelta di restare. E’ davvero curioso come dal derby vinto tutto si sia ribaltato nel rapporto tra tecnico e tifosi. Bisogna anche dire che ormai il pubblico, nella frizione tra allenatore e società, si schiera dalla parte di Reja anche per contestare Lotito. Il pessimo mercato di gennaio non è piaciuto né al goriziano né ai laziali”.

MERCATO DELLA DISCORDIA – “Ci si può dimettere solo per il mercato, soprattutto se inasprisce i rapporti col tuo datore di lavoro. L’allenatore è stato coinvolto per nulla o in minima parte: gli acquisti di gennaio, Alfaro e Candreva, sono stati fatti senza interpellare Reja. Basterebbe solo questo per portare alle dimissioni, e in più va considerata la gestione degli infortunati”.

QUALE IMPATTO? – “La Lazio non giocava una trasferta europea così importante da prima dell’arrivo di Lotito. Per via di queste dimissioni non si è parlato della partita. Non credo che il tira-e-molla tra tecnico e società possa incidere più di tanto sulla squadra, che si è dimostrata matura grazie all’elevata età media. Può incidere invece sull’ambiente: non so come andrà a finire la vicenda, ma se Reja dovesse rimanere si cementerebbe il rapporto con la squadra e la tifoseria”.

TOTO-ALLENATORI – “Nell’immediato, l’unico nome (esclusa una soluzione interna come Bollini o Inzaghi) è De Canio. E’ tesserabile, e ha fatto capire indirettamente che accetterebbe di traghettare la Lazio soltanto fino al prossimo giugno. Fino a qualche minuto fa Lotito non ha ancora contattato nessun allenatore, comunque”.

ATLETICO MADRID – “Il clima in squadra è positivo, o al più leggero: è chiaro che i giocatori sanno bene che, a meno di miracoli, la Lazio è già eliminata. L’impegno si affronta a testa libera così, sapendo di non avere nulla da perdere, avendo compromesso tutto all’andata. Forse per questo vedremo anche i biancocelesti propositivi, che potrebbero giocare una buona partita nonostante la continua emergenza assenze. L’unico obiettivo sarà evitare un’altra imbarcata al pari di quella patita a Palermo“.

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