AMORE TRIANGOLO STORIE CLANDESTINE / ROMA – Quante donne intrattengono una relazione con un uomo sposato che amano e si trovano poi costrette a lasciarlo perché lui non molla la moglie, finendo tra le braccia di un altro che le ama ma che in fondo a loro non interessa? Sono coppie anomale, quelle formate da uno o più clandestini, gli amanti insomma, non quelli fugaci, ma quelli che formano per anni una coppia ai margini della legalità.
Qui le regole dovrebbero cambiare rispetto ad un’unione coniugale: le complicazioni aumentano, poiché, quella che era nata come una relazione intrigante, si trasforma spesso in un surrogato di matrimonio part-time, con tutti gli squallori del caso. L’amante deve saper attendere, deve esser paziente e deve coccolare il proprio partner più di quanto egli stesso meriti realmente. Se fosse una di quelle ‘furbone’ cercherebbe almeno, in mancanza d’altro, di trarre il massimo profitto economico dalla storia. Invece spesso, poiché è una ‘sprovveduta’ che ha scelto di stare con un uomo per amore, resta in un angolo in attesa che qualcuno prenda delle decisioni. Nel frattempo, sull’altro versante c’è una moglie legittima che può essere ignara o al corrente della situazione. Quando scoppierà la bomba, dichiarerà guerra oppure farà finta di niente scegliendo il male minore: perché un’amante che non rompe, non cerca esclusive e che non chiede soldi, è rara da trovare, dunque, meglio lei che altre arpie di maggior calibro. Insomma sembra che viga la legge dei compromessi ove ognuno gioca il proprio ruolo ed apparentemente tutti, potrebbero esser vittima di tutti. Se una donna inizia una relazione ‘seria’ con un uomo sposato, deve essere fornita di due caratteristiche: spalle larghe e la serena consapevolezza che non sarà mai e poi mai al primo posto nella vita dell’uomo che si è scelta. Altro errore comune è quello di scegliere un compagno/a che ha una o più caratteristiche che non ci vanno bene con la presunzione di operare, nel tempo, miracolosi cambiamenti. Nessuno ‘cambia’ ed è un pensiero molto egoista credere di poter migliorare una persona. In realtà non esiste un modo da manuale per uscire da una storia clandestina se non una piena coscienza di se stessi e del proprio valore: tutti meritiamo il massimo dalla vita e non accettiamo surrogati di storie destinate a portare solo pulci e malesseri interiori.
Gioia Tagliente