Cinema, ‘Kill me, please’ vince il Marc’Aurelio al Festival di Roma

La locandina di 'Kill me, please'
CINEMA KILL ME, PLEASE VINCE MARC’AURELIO AL FESTIVAL DI ROMA / ROMA – Vincitore dell’ambito premio Marc’Aurelio al Festival del Cinema di Roma 2010, ‘Kill me, please’ si presenta come una commedia grottesca che tratta un argomento assai spinoso: l’eutanasia. Il regista belga Olias Barco decide di affrontare il tema del suicidio con ironico cinismo, riuscendo a regalare al pubblico ed alla critica del festival un film comunque divertente, a tratti geniale, il tutto raccontato attraverso una scenografia in bianco e nero caratteristica d’altri tempi. Un film ricco di contrasti cercati e voluti, che indubbiamente non pecca d’originalità. Barco racconta la storia di un medico, il dottor Krueger, il quale gestisce una clinica per aspiranti suicidi: sebbene il giuramento d’Ippocrate lo obblighi per deontologia professionale a far desistere ogni suo assistito dalla soluzione finale, il dottor Kruger, una volta riscontrata una volontà ferrea nel paziente, lo assiste nel compiere l’ultimo gesto fornendogli l’occorrente necessario, compresa la soddisfazione dell’ultimo desiderio terreno.
Il regista belga affonda lo stiletto nel petto di un campo non esattamente ‘politically correct’, spingendosi senza freni sulla strada del cinismo eccentrico. La realtà, tuttavia, raggiunge la finzione da film: in alcuni paesi del mondo (la Svizzera ad esempio) esistono e prosperano cliniche di questo tipo.
Il cast scelto è di alto livello, e può contare su interpreti quali Bouli Lanners nel ruolo del signor Vidal, Daniel Cohen nel ruolo di Jean-Marc, Philippe Nahon nel ruolo del Signor Antoin e Aurèlien Recoing nel ruolo del dottor Krueger. Nonostante l’atmosfera e l’argomento trattati, a volte, è proprio impossibile trattenere il riso, seppur intervallato da momenti di grave intensità causati dal tema trattato. Il film, che sarà proiettato nelle sale italiane a partire dal 14 gennaio, si candida a pieno titolo come piccolo “cult” del genere commedia noir.

Emiliano Tarquini

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