Roma-Juventus, Luis Enrique su dimissioni e Osvaldo

ROMA-JUVENTUS PARLA LUIS ENRIQUE / ROMA – Pareggio importante per la Roma, che è andata vicinissima alla vittoria contro la Juventus capolista, e di questi tempi è già un gran risultato. Un successo impedito dall’errore di Totti dal dischetto. Il capitano si è fatto ipnotizzare da Buffon, ma Luis Enrique a ‘Sky’ ci tiene a difenderlo: “La grande qualità di Francesco era fronteggiata da un portiere come Buffon, che fa paura solo a vederlo. Totti è di un’altra categoria, dispiace che non giochi sempre ma come allenatore devo selezionare sempre ciò che è più giusto per la squadra e per tutti”. Poi si passa ad analizzare la partita: “Nei primi cinque minuti mi sono divertito, dopo ho visto la Juve padrona del campo. Hanno una squadra di livello altissimo, l’allenatore gli ha trasmesso la sua tempra e sono davvero fortissimi. Volevamo il possesso palla ma non l’abbiamo avuto per via del caratteristico pressing della Juve. Dopo aver incassato il gol abbiamo ripreso il pallino del gioco e sfiorato il vantaggio”.

SINGOLI – Luis Enrique si concentra poi sulle prestazioni dei singoli, a partire da Miralem Pjanic, fulcro del gioco giallorosso: “Pjanic ha fatto un bel lavoro, e come lui tutto il centrocampo e tutta la squadra. Una delle nostre chiavi era impedire a Pirlo di giocare, e credo che ci siamo riusciti quasi tutta la partita”. Un problema nasce da Osvaldo, arrabbiato dopo la sostituzione a fine partita: “Non succede niente, lui è fatto così. Lo conosco bene, è un ragazzo incredibile, una bravissima persona, un calciatore spettacolare con un carattere molto forte. Dopo una partita che vuole vincere e in cui crede ancora di poter dire qualcosa è normale che esca arrabbiato. E’ quello che voglio: che ci sia rabbia in campo per la maglia. Borriello? Sa benissimo cosa voglio da lui, gli ho detto tutto il primo giorno. Quando me lo dà gioca, quando non me lo dà va in panchina o in tribuna, lui come tutti.

DIMISSIONI – Il tecnico aveva stupito tutti con un enigmatico “mai dire mai” sulle possibili dimissioni, ora è il momento di chiarire quelle parole: “Gli ultimi due allenatori della Roma erano due grandi allenatori che presentarono le loro dimissioni a inizio stagione. Quando ho detto quella frase intendevo dire che nel calcio non si sa mai, ma oggi ho visto un tifo fedele, un tifo fiducioso verso la squadra. Continuerò a lavorare fino a che non sarò un problema per la società. La squadra ha fatto qualche sforzo in più oggi, compiacendo i tifosi, e vogliamo continuare con questo atteggiamento. Il nostro atteggiamento è stato ottimo, non troppo diverso da quello visto a Firenze, a dispetto dei risultati differenti. C’è la voglia di fare qualcosa da parte della squadra. L’ambiente è incredibile, il tifo è bellissimo e sono contento”.

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