MERCATO ZENIT HULK SU ZENIT, SPALLETTI, NAZIONALE, FUTURO, IDOLO / MILANO – Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, Givanildo Vieira de Souza, meglio noto come Hulk, ha parlato della sua eperienza al Porto e della nuova avventura con lo Zenit di Spalletti. Il brasiliano poi racconta dei suoi idoli, della posizione in campo e del suo futuro.
PORTO DOPO IL GIAPPONE – “Volevo andare in Europa, mi aveva cercato anche l’Atletico Madrid ma io ho preferito il Portogallo per la lingua, ero sicuro che sarebbe stato più facile inserirsi subito e adattarsi. Così il Porto ha comprato il 50% del mio cartellino. Con Jesualdo Ferreira all’inizio ho appreso tanto, la tattica del tutto diversa dalle mie esperienze. Con Villas Boas è stato un anno fantastico, 4 titoli, la Europa League, io capocannoniere con 23 gol. André è un vincente, grande allenatore e grande persona, ama parlare a viso aperto coi giocatori, giovane ma già esperto e competente, avrà successo”.
SPALLETTI E LO ZENIT – “Ogni tecnico apporta qualcosa di differente. E poi il torneo russo è diverso dal portoghese, sempre di ottimo livello, ma con meno visibilità. A Porto ogni partita è una finale. Ma io sono un combattente, amo vincere e pure qui non mi risparmio. In Russia il torneo è più tattico, più difensivo. Screzio con Spalletti dopo la sostituzione in Champions League? Sono uno che è abituato a essere sempre titolare e amo giocarmela fino alla fine. Devo rispettare le decisioni del tecnico, e ammetto che in quell’occasione non la accettai. Con Spalletti comunque ho buoni rapporti. Lui magari parla poco con noi, è come me d’altronde, ma è molto preparato”.
IDOLO – “Ronaldo il Fenomeno e Romario: mi piaceva vederli giocare, cercavo di imitarli. Non sono mai stato un gran fan ma mi piaceva il Palmeiras. In casa però si tifava Corinthians”.
POSIZIONE IN CAMPO – “Mi piace di più partire da destra, come al Porto. Allo Zenit spesso sono più centravanti, ruolo al quale mi sto adattando, ma gioco dove serve”.
FUTURO – “Mi piacciono la Premier e la Liga, le seguo in tv quando posso. In Inghilterra ci sono grandi squadre, bel gioco, grande agonismo. E poi la Spagna, mi appassiona Iniesta, qualità impressionante, e poi Messi e Ronaldo, fenomenali. Seire A? Beh, il Milan e l’Inter hanno grandi campioni, tradizione e storia, mi capita di vederli ogni tanto. La A è un gran campionato, e poi all’Inter ci sono i miei amici ed ex compagni Guarin e Alvaro Pereira. Il Porto era una famiglia, stavamo benissimo insieme”.
NAZIONALE – “Scolari lo conosciamo, c.t. di esperienza, per ora ha cambiato poco rispetto a Menezes… Chiaro, io voglio esserci a Brasile 2014, ma prima di tutto alla Confederations 2013”.
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