LA MOVIOLA DI CM.IT: Cagliari-Juve, tutti contro Damato

MOVIOLA CAGLIARI JUVE DAMATO / MILANO – L’ultimo week end di Serie A del 2012, non è iniziato nel migliore dei modi visto che la sfida di venerdì sera tra Cagliari e Juventus, (giocata in campo neutro a Parma), è stata segnata dalle polemiche a da molti episodi controversi. Sotto accusa la prova dell’arbitro Antonio Damato da Barletta che con le sue decisioni, è riuscito a fare arrabbiare un po’ tutti, dai giocatori in campo ai dirigenti di entrambe le società. Non è mancato nulla al Tardini: dai rigori dati e non dati ai cartellini mancati o troppo severi. Le partite del sabato pre-natalizio hanno, per fortuna, offerto uno scenario ben diverso con i fischietti chiamati in causa che hanno spesso e volentieri raggiunto o superato la piena sufficienza. Da segnalare la buona prova di Rocchi nel posticipo tra Roma e Milan.

PESCARA-CATANIA 2-1, arbitro Romeo 6 – Gara nel complesso tranquilla e diretta con buona personalità dall’arbitro. Unico neo l’episodio capitato nel corso dell’11esimo minuto della ripresa: Spolli costringe alla respinta il portiere del Pescara, Perin, sulla ribattuta Marchese è il più lesto a raccogliere la sfera e depositarla in rete. Su segnalazione del guardalinee, Romeo annulla per un presunto fuorigioco. I dubbi rimangono, visto che la posizione di Marchese sembra regolare; probabilmente il guardalinee ha segnalato l’offside di Castro che sugli sviluppi dell’azione si trova al centro dell’area bianco-azzurra. Quest’ultimo però non sembra ostacolare la visuale del portiere, quindi la sua posizione poteva essere valutata come ininfluente.

CAGLIARI-JUVENTUS 1-3, arbitro Damato 4 – Serataccia per l’arbitro ed i suoi collaboratori, che nel corso dei 96 minuti giocati in quel di Parma, sono riusciti a scontentare praticamente tutti. Si comincia al 16esimo del primo tempo quando Sau viene affrontato in area da Caceres e Vidal; quest’ultimo entra in contatto con il cagliaritano che finisce a terra. Per Damato non c’è nulla, ma il suo collaboratore ,Orsato, segnala un fallo del giocatore della Juve. Rigore dunque, e 1-0 per il Cagliari, tra le proteste bianconere. Rivedendo l’azione il contatto c’è ma non è così netto, quindi non si può parlare di rigore solare. Minuto 39, altre proteste: Quagliarella in area viene trattenuto e poi cinturato in maniera abbastanza vistosa da Astori. Il direttore di gara lascia correre, ma il fallo sembra evidente. Nella ripresa dopo 7 minuti, Murru, già ammonito, mette giù Lichtsteiner con un intervento da dietro; ci stava il secondo giallo e la conseguente espulsione. E’ il 18esimo quando dopo una respinta di Agazzi su conclusione di Matri, Asamoah sbilanciato da Nainggolan non riesce a ribadire in rete con un facile colpo di testa. L’intervento del centrocampista rossoblu è scorretto dunque andava sanzionato con un penalty per i bianconeri. Passano pochi minuti e il Cagliari rimane in dieci per l’espulsione di Astori che mette giù Giovinco. Il fallo c’è, anche se il secondo giallo sembra eccessivo. Si arriva quindi al rigore concesso alla Juventus per un intervento di Del Fabro su Giovinco; anche in questo caso come nel rigore assegnato al Cagliari, il contatto c’è ma non è così evidente. Dunque rigore non sacrosanto ma che ci può stare.

INTER-GENOA 1-1, arbitro Gervasoni 6 – Compito tutt’altro che impossibile per il fischietto mantovano che dirige la gara senza complicazioni di sorta. La sfida si accende nel finale ma Gervasoni mantiene il controllo delle operazioni senza affanni. Bene anche nella gestione dei cartellini.

PALERMO-FIORENTINA 0-3, arbitro Celi 6 – Si fa trovare pronto quando è chiamato a prendere decisioni importanti. La prima nel corso del minuto 37 della ripresa: Donati in area trattiene da dietro Luca Toni che non riesce ad intervenire sul pallone. Rigore netto, con il giocatore rosanero che rischia anche il rosso. Nel finale Morganella intercetta con un braccio un cross da sinistra del giocatore viola Fernandez; anche in questo caso la massima punizione ci sta.

SAMPDORIA-LAZIO 0-1, arbitro Rizzoli 6 – Prova sufficiente la sua, con poche situazioni difficili da valutare. Ne esaminiamo due: la prima vede protagonista il laziale Mauri che nel corso del primo tempo addomestica un pallone aiutandosi con una mano. L’arbitro vede tutto e, giustamente, ferma l’azione. Nella seconda su un cross di Munari, Radu, in area biancoceleste, respinge il pallone con un fianco. Per Rizzoli, dunque, non c’è nessun tocco con il braccio. Giusta decisione.

SIENA-NAPOLI 0-2, arbitro De Marco 6 – Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una direzione positiva e attenta. Gli episodi più importanti si concentrano nel finale di partita, quando Pandev guadagna il penalty che permette al Napoli di raddoppiare. Sul giocatore azzurro è chiaro l’intervento scorretto di Felipe; corretta, quindi, la decisione del direttore di gara. Quest’ultimo non sbaglia neanche un minuto dopo, quando mostra il secondo gialo a Calaiò che tiene alto il gomito in uno scontro aereo, finendo col colpire l’avversario.

BOLOGNA-PARMA 1-2, arbitro Russo 6,5 – Bravo a rimanere concentrato per tutta la durata dell’incontro. Giusta la decisione di ammonire Sansone subito dopo il suo gol che vale il sorpasso del Parma sul Bologna. Il giocatore gialloblu, infatti, pensa bene di festeggiare la rete andando a provocare Diamanti urlandogli contro delle frasi tutt’altro che amichevoli. Un episodio che va condannato visto che poteva scatenare una rissa in campo tra i giocatori delle due squadre.

TORINO-CHIEVO 2-0, arbitro Banti 6 – Solo in un frangente si richiede l’ausilio della moviola: è il 17esimo minuto quando Hetemaj, già ammonito, è protagonista di una brutta entrata su Darmian. In questo caso Banti non estrae nessun cartellino graziando così il giocatore del Chievo.

ATALANTA-UDINESE 1-1, arbitro Guida 5 – Qualche svista di troppo per il direttore di gara campano, che nel corso del 27esimo minuto del primo tempo nega un penalty a favore della squadra di casa per un fallo di mani abbastanza evidente di Pinzi. Dopo circa dieci minuti, altro episodio dubbio in area bianconera con Angella che entra in contatto con Peluso; Guida in questo caso fischia e assegna il calcio di rigore per l’Atalanta. Rivedendo l’azione, il fallo di Angella è tutt’altro che netto. Nel corso della ripresa Maxi Moralez, già ammonito per simulazione, rifila un colpo proibito a Pinzi nei pressi delle panchine. Non assistito a dovere dai suoi collaboratori, l’arbitro non vede nulla e grazia l’atalantino.

ROMA-MILAN 4-2, arbitro Rocchi 6,5 – L’arbitro si è dimostrato all’altezza in una sfida prestigiosa e molto sentita. Da sottolineare la buona intesa di Rocchi con i suoi asistenti. Severo il rosso per Marquinhos, anche se ci può stare visto che il giocatore giallorosso ha interrotto una possibile occasione da gol per il Milan. Al 41esimo del secondo tempo i rossoneri beneficiano di un tiro dagli undici metri per l’intervento di  Goicoechea che stende Pazzini in uscita. Nessun dubbio il fallo è netto.

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