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Guanghzhou Evergrande, Lippi su Cina, Juventus-Milan e Del Piero

Marcello Lippi

CINA LIPPI JUVENTUS CAMPIONATO EVERGRANDE / ROMA – La sua prima stagione in Cina si è rivelata un grande successo. Marcello Lippi ha conquistato campionato e coppa con il Guanghzhou Evergrande, diventando subito un idolo per tutti i tifosi. Un’esperienza gratificante sotto tutti i punti di vista. “Ho allenato una buona squadra, ci sono buoni giocatori cinesi e alcuni extracomunitari importanti, ma soprattutto conta il fatto di avere una forte ossatura cinese con ben 7 nazionali. Quando sono arrivato la squadra era prima in classifica ma il presidente voleva un allenatore internazionale ed erano 7-8 mesi che mi cercava. Ci sono grandi differenze tra il calcio cinese e quello europeo, i ritmi sono molto più lenti ma il livello tecnico è buono. – le parole dell’ex ct dell’Italia a ‘Radio Anch’io lo Sport’ – Qui hanno grande ammirazione e rispetto per tutti i campioni che vengono, da Anelka a Drogba. Anche io ho ricevuto tanti applausi un quasi tutti gli stadi”.

ITALIA “Ce ne sono di giocatori cinesi che potrebbero giocare in Italia, anche nella mia squadra. Più difensori che attaccanti, perchè qui non hanno la scaltrezza che hanno i nostri. Il livello generale è buono ma è importante che si continui a lavorare sui giocatori cinesi e non su quelli internazionali, anche partendo dal settore giovanile”.

ARBITRI “Il livello è un po’ basso, soprattutto per i guardalinee, ma anche per colpa della corruzione che qui è un grosso problema a volte arbitrano terne vietnamite o coreane. Il problema è che, così come avviene per i giocatori, anche gli arbitri per migliorare devono operare in grandi palcoscenici”.

JUVENTUS “Seguo tanto il calcio italiano, lo vedo ogni settimana ma non mi interessa parlare di polemiche. La Juventus resta la più forte, all’inizio si pensava solo al Napoli come alternativa ma ora c’è anche l’Inter che sta facendo bene. La Champions pesa, soprattutto a livello psicologico, e qualche battuta d’arresto è fisiologica. Anche l’assenza di Conte pesa: la Juve ha bisogno di avere il suo condottiero in panchina”.

DEL PIERO “Per quanto Alex sia un campione non era possibile portarlo qui, perchè la società non vuole over 30. Un paio di giocatori italiani non mi dispiacerebbero di certo, avere ad esempio il Gattuso di qualche anno fa in allenamento insegnerebbe tanto a tutti gli altri giocatori”.

Redazione

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