GUANGZHOU CINA LIPPI INTERVISTA / CANTON (Cina) – Marcello Lippi, allenatore del Guangzhou Evergrande, ha rilasciato un’intervista a ‘La Stampa’ dove ha raccontato la ‘sua’ Cina. Queste le sue dichiarazioni:
CINA – “E’ una nazione straordinaria, la consiglio agli allenatori italiani. E’ cambiato l’organigramma del potere, è tutto programmato ma fa impressione. Il calcio conta, ma non come il potere centrale. Qui si ha l’impressione costante che ogni cosa sia controllata dall’alto e lamentarsi è inutile. E’ un sistema, con dei pregi e dei difetti, ma funziona. Ho internet a casa, ma non posso accedere a ‘Youtube‘”.
GUANGZHOU – “Io e il mio staff ci siamo messi subito a lavorare a testa bassa. I giocatori ci hanno seguito. Sono diversi da noi: danno il massimo, ascoltano, imparano, crescono. Io lavoro molto sull’organizzazione, l’aggressività ed il ritmo. Mi chiamano il ‘professore’, sono stupiti di vedermi qui. Per vincere qui servono giocatori fatti in casa: a Shanghai con Drogba e Anelka sono arrivati undicesimi. Qui hanno ancora tanta strada da fare, ma la faranno. Lo stadio è sempre pieno e i tifosi apprezzano il lavoro, i progressi”.
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