NAZIONALE DOMENECH ITALIA FRANCIA BUFFON MATERAZZI LIBRO / ROMA – Raymond Domenech, ex commissario tecnico della nazionale francese, ha rivissuto in un libro autobiografico intitolato “Tutto solo” i mondiali del 1006, vinti dall’Italia battendo in finale ai rigori proprio i cugini d’Oltralpe. Ecco alcune anticipazioni riportate da ‘Gazzetta.it’:
LA FINALE – “E’ un ricordo sempre doloroso. Non ho più rivisto in televisione quella partita, ma mi è capitato di sognarla spesso. Siamo stati superiori agli italiani nel gioco, li abbiamo messi sotto pressione, ma loro hanno saputo attendere, sopravvivendo al colpo di testa di Zidane parato da Buffon; poi l’espulsione di Zizou che non ho visto. Arrivare ai rigori costituiva già una vittoria per gli italiani da un punto di vista mentale. Noi, invece, eravamo in una spirale negativa”.
MATERAZZI – “Mi hanno spesso rimproverato di aver individuato in lui il vero protagonista della finale. Gli episodi, però, parlano chiaro: Zidane segna su rigore provocato da un fallo di Materazzi su Malouda. Materazzi poi pareggia, senza dimenticare la testata di Zidane”
NEGLI SPOGLIATOI – “Dissi: ‘Vi ringrazio tutti, in particolare Zizou. Quel che ha fatto è grave, pesante, ma non dimentichiamo che ha fatto una carriera immensa, vi chiedo quindi di applaudire’. Il capitano, però, non ha mai chiesto scusa”.
BUFFON – “Dopo tutto quel che è successo (in Sudafrica, ad Euro 2008 n.d.r.), i nostri non riescono neppure a cantare l’inno. Quando vedi Buffon che a 36 anni canta l’inno con gli occhi chiusi, a squarciagola… Non si tratta di nazionalismo, ma di mostrare alla gente che ognuno si impegna per la maglia della nazionale ed è emozionato per i valori, la storia che rappresenta, l’imminenza della battaglia. Se si è capaci di lasciarsi trasportare come fa il portiere italiano, significa che si è capaci di dare tutto per la propria squadra”.