EDITORIALE SUGONI MKHITARYAN STROOTMAN STAMENKOVIC / MILANO – Il problema principale non sarà certo riuscire a pronunciare il suo nome: con un po’ di impegno si riuscirà a dire facilmente Henry Mkhitaryan, ventitreenne attaccante armeno dello Shakhtar Donetsk. Solo pochi mesi fa non lo conosceva nessuno, oggi è il pericolo numero uno per la Juve. Più che le sue caratteristiche, a spaventare sono i suoi numeri: 15 gol in 13 partite giocate tra campionato e Champions League, un feeling con la rete che non può che fare paura. E a tenerlo d’occhio sarà anche Cesare Prandelli, visto che presto ce lo ritroveremo contro con la nazionale. Il suo valore di mercato è di 12 milioni, destinato a salire. Mkhitaryan è l’eccezione di una squadra dall’anima brasiliana: allora, oltre che a lui, occhio ai talenti Douglas Costa (centrocampista offensivo ventiduenne che prometteva tantissimo e sta mantenendo abbastanza), al ventiduenne trequartista Alex Texeira e all’attaccante venticinquenne Luiz Adriano. Lo Zenit che aspetta il Milan è meno giovane e sul mercato fa parlare per i super colpi che mette a segno più che per le cessioni: la curiosità allora sarà tutta per Hulk e Witsel, i due acquisti da 70 milioni complessivi arrivati da nemmeno un mese. Di Liverpool e Psv (avversarie rispettivamente di Udinesee Napoli) conosciamo praticamente tutto: tra gli olandesi attenzione a Strootman, Wijnaldum – 3 gol nella prima uscita europea – e alla giovane rivelazione Luciano Narsingh, ala destra ventiduenne che sta scalando posizioni nelle gerarchie del calcio olandese. Del Maribor poco – non ci sono più gli Ilicic e i Bacinovic che avevano stregato il Palermo, ma il ventunenne Robert Beric è comunque un buon attaccante che viene monitorato da tante squadre italiane -. Il Neftci Baku invece è una vera incognita: il suo colpo del mercato estivo 2011 è diventato l’acquisto più costoso della storia dell’intero calcio dell’Azerbaijan. Il portiere serbo Sasa Stamenkovic, arrivato dalla Stella Rossa per 600 mila euro. L’altra faccia del calciomercato, e il bello delle coppe europee.
Alessandro Sugoni