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IL PAGELLONE DI CALCIOMERCATO.IT: migliore Hernanes, peggiore De Jong

PAGELLONE, HERNANES DE JONG / MILANO – La terza di Serie A incorona un travolgente Hernanes protagonista di giornata: prestazione pazzesca del brasiliano che, con la collaborazione di Miro Klose, asfalta il Chievo e proietta la Lazio di Petkovic in testa alla graduatoria in compagna di Juventus, Napoli e Sampdoria (al netto della penalizzazione).
Nell’anticipo di sabato sera un Milan troppo brutto per essere vero perde in casa con una buona Atalanta (buona, niente di trascendentale…) e propone diversi candidati per la nostra Flop 5; tra le tante insufficienze rossonere scegliamo l’olandese De Jong, parodia di un regista basso davanti alla difesa.

TOP 5

5) Jovetic (Fiorentina) – Come previsto è lui l’anima della squadra. Leader silenzioso, trascina i suoi alla vittoria facendo le cose giuste al momento giusto: segna una rete pregevole e regala un assist semplice semplice al figliol prodigo Luca Toni. Gioiello. VOTO 7

4) Biondini (Atalanta) – Sette polmoni. Schermo prezioso quando il Milan prova a fare la partita, raddoppia sempre per dare una mano ai difensori centrali. Nella ripresa, se possibile, fa sentire ancora di più la sua presenza in ogni zona del campo. Tanta sostanza che permette al partner di mediana Cigarini di costruire con maggiore liertà. Uomo ovunque. VOTO 7,5

3) Diamanti (Bologna) – Svaria su tutta la trequarti campo e si sbatte come un dannato per cercare di tenere a galla una squadra priva di idee e spunti per circa 70′. Nella ripresa ha maggiori spazi e suona la carica per un’incredibile rimonta. Sua la firma per la seconda rete dei felsinei con un sinistro ad incrociare sul palo lontano. Trascinatore. VOTO 7,5

2) Vucinic (Juventus) – Entra nella ripresa insieme ad Asamoah e dimostra di essere il vero top player dell’attacco juventino. Disegna un assist al bacio per Giaccherini, segna il fondamentale rigore del 2-1 e mette lo zampino anche nell’azione della terza rete. Imprescindibile. VOTO 7,5

1) Hernanes (Lazio) – Insegna calcio sul prato del Bentegodi: con una parabola gela Sorrentino, con un’altra lo spaventa permettendo a Klose di timbrare il cartellino, poi lo abbatte senza pietà al termine di una volata sensazionale. Una condizione atletica strabordante gli permette di far emergere tutta la sua classe. Tanta roba. Travolgente. VOTO 8

FLOP 5

5) Perez (Bologna) – Si infuria eccessivamente per via del gol di Lamela, realizzato quando lui è a terra. Con il passare del tempo si incattivisce sempre più: rimedia un giusto giallo e non riesce mai ad incidere. Pioli è costretto a lasciarlo negli spogliatoi al termine del primo tempo per evitargli una pronosticabile espulsione. Il secondo tempo bolognese non lo fa certo rimpiangere. Nervoso. VOTO 4,5

4) Matri (Juventus) –  Il centravanti lombardo viene schierato da Conte per far rifiatare Vucinic in vista del Chelsea. Ripaga il suo tecnico con una prova da film horror: appoggi sbagliati, sponde mancate ed un gol clamorosamente fallito a tu per tu con Frey, tutto nel primo tempo. Non è la sua partita. Carrera lo toglie dando spazio ad un Vucinic scatenato: è la mossa che frutta i tre punti e vale il primato in classifica. Rimandato. VOTO 4,5

3) Bertolacci (Genoa) – L’ex giocatore del Lecce tutto fosforo ed inserimenti propone una prestazione da ectoplasma. Quasi sempre avulso dalla manovra, si divora l’occasione del possibile 2-0, sparando su Buffon una palla che chiede solo di essere spinta nel sacco; dal contropiede successivo arriva l’1-1 bianconero. Sfortunato, ma poteva e doveva fare meglio. Spaesato. VOTO 4,5

2) Piris (Roma) – Dalla sua corsia partono le due azioni-gol del Bologna che convincono Zeman a sostituirlo con il giovane brasiliano Marquinhos. Distratto e ancora inesperto per il gioco del boemo, che richiede soprattutto una spinta costante. Acerbo. VOTO 4,5

1) De Jong (Milan) – Si piazza davanti alla difesa e non ne combina una buona. Non strabilia in fase di chiusura e indispettisce con la sua lentezza in impostazione. Nel secondo tempo parte un paio di volte palla al piede con tanto spazio davanti e sembra non sapere proprio cosa farci con quell’attrezzo sferico. Sempre più frustrati i sostenitori rossoneri, abituati per un decennio a godersi un un certo Andrea Pirlo in quella posizione. Una buona notizia: può solo migliorare. Impresentabile. VOTO 4,5

Redazione

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