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PAGELLE E TABELLINO DI MILAN-ATALANTA

PAGELLE E TABELLINO DI MILAN-ATALANTA/MILANO – Nel primo tempo il Milan corre molto, ma concretizza poco. L’Atalantarisponde con ordine, personalità e ottime ripartenze. Tra i rossoneri piacciono le mezz’ali: la grinta di Ambrosini e la corsa diEmanuelson sono fattori importanti. L’Atalanta pian piano mette la testa fuori, condotta per mano da Moralez Denis. MaleAntonini, dopo un bell’avvio, e l’evanescente Bonaventura. La sterile spinta del Milan prosegue nel secondo tempo, quandol’Atalanta passa sorprendentemente i vantaggio con Cigarini. Male De Jong, si rompe AmbrosiniEmanuelson scompare. Nell’Atalanta bene Consigli e fondamentale Biondini. I rossoneri recriminano timidamente per l’alto numero di gol sfiorati in occasioni sporche, durante lo sterile assalto finale. Ma questa squadra è in confusione e ha paura.

 

MILAN

 

Abbiati 6 – Poco impegnato, sempre sicuro nel primo tempo. Più sollecitato nella ripresa pare un po’ in ritardo sul gol di Cigarini. Miracoloso su Moralez nel finale.

 

Abate 5 – Ci mette un po’ ad alzarsi: in avvio, infatti, il Milan se la gioca quasi solo a sinistra. In generale è poco brillante per tutto il primo tempo, quando gioca  solo sul sicuro. Dopo il vantaggio ospite, spinge molto di più ma non è mai davvero ficcante.

 

Bonera 6 – Tiene la posizione e cerca di comandare la difesa. Tutto bene, fino a quando non è costretto a vedersela nell’uno contro uno con Moralez. Cresce nella ripresa, per qualità d’impostazione e d’anticipo. Ma non riesce a essere un leader.

 

Acerbi 5,5 – Un buon inizio, soprattutto sulle palle alte. Pasticcia, dopo un buon recupero, su Denis al 20′ e ‘regala’ il palo all’argentino. Deve migliorare nel dinamismo. Negli spazi larghi del finale soffre moltissimo.

 

Antonini 5,5 – Avvio veemente. Spinge e pressa. Con un disimpegno sbagliatissimo, però, innesca Denis in occasione del palo dell’Atalanta al 20′. Da lì in poi va in confusione e sbaglia quasi tutti gli appoggi. Sta cercando di proporsi come leader, ma non ha ancora la sicurezza necessaria. E’ il simbolo di questo Milan ‘pauroso’, che si perde alla prima avversità.

 

Ambrosini 6,5 – Si impegna sul centrodestra, per lasciare la zona centrale a De Jong. E inzia con grande dinamismo. Pericoloso anche al tiro. Nel secondo tempo abbozza anche qualche giocata da regista basso. Si ferma sul più bello. Dal 55′ Nocerino 5,5 – Buon impatto sulla gara. Partecipa anche lui agli errori di mira in mischia, che contraddistinguono il secondo tempo del Milan.

 

De Jong 4,5 – Si piazza davanti alla difesa e riesce a far rimpiangere anche il van Bommel del finale della scorsa stagione. Zero idee, tante palle buttate nel nulla e ritmo non eccezionale. Un esordio a San Siro da incubo.

 

Emanuelson 6 – Torna mezz’ala, ruolo in cui non ha mai impressionato. Inizia la gara con tante imprecisioni. Via via, però, trova spazio e mette in mostra la sua grande velocità. Secondo tempo molto più negativo: meno corsa e ancora più imprecisioni. Dall’80’ Constant sv.

 

Boateng 5,5 – Consueta anarchia. Svaria e prova a sfondare da ogni dove. Fa molta confusione e continua a mettere in mostra imprecisioni tecniche piuttosto marcate. Resta comunque il rossonero più pericoloso. Prende davvero tante botte. Nel secondo tempo cala il dinamismo, aumenta la confusione. Dà l’impressione di giocare da solo. Quasi si sentisse orfano dei campioni che lo hanno abbandonato a Milano.

 

El Shaarawy 6 – Parte con una determinazione che ha raramente messo in mostra nel Milan. Come spesso accade, però, ‘raccoglie’ molto poco. Complici anche numerose scelte sbagliate nell’atto dell’ultima giocata. E’ però il rossonero che tira di più. Dal 70′ Bojan 5,5 – Entra quando la frittata è ormai fatta, non riesce a incidere.

 

Pazzini 5 – Inizio complicato: è stretto tra le maglie della difesa ospite e il Milan non gioca affatto per lui. Gli avanti rossoneri, infatti, cercano sempre la soluzione personale piuttosto che l’assist. Nella ripresa è maggiormente sollecitato, per quanto senza belle assistenze. Lui, comunque, ci mette del suo: spesso in ritardo e poco convinto.

 

Allenatore: Allegri 4,5 – Il Milan parte con buon ritmo. Poi denuncia la propria fragilità difensiva e la mancanza di ‘go-to-guy’ a cui affidare i palloni che scottano. In generale, la squadra – chiamata comunque a fare la partita – dà l’impressione di muoversi ancora a sprazzi, più che secondo un piano preciso di gioco. Per quanto i rossoneri mettano sotto pressione gli avversari, faticano drammaticamente a entrare in area di rigore. Quando l’Atalanta passa in vantaggio, i fantasmi tornano a San Siro. Quanto mancano i senatori, Ibra e Thiago. L’assedio finale – simile a quello di Milan-Samp  – è il festival dei gol falliti in mischia. Idee confuse e tanta paura.

 

 

ATALANTA

 

Consigli 6,5 – Prima doppia parata al 28′: ribatte prima il trio da lontano di El Shaarawy e poi la goffa respinta di Bellini. Altre interventi efficaci, per quanto stilisticamente rivedibili, nella ripresa. Soprattutto su El Shaarawy.

 

Bellini 6 – In trincea. Il Milan insiste sempre dalla sua parte. Buon per lui che Raimondi gli dà costantemente una mano. Sfiora un clamoroso autogol al 28′. Via via prende le misure ad Antonini.

 

Lucchini 6,5 – Al centro, per tutto il primo tempo, l’Atalanta è copertissima. Il centrocampo rincula con precisione e Lucchini tiene bene nello stretto. Anche se non è sempre pulito negli interventi. Si esalta nelle barricate finali.

 

Manfredini 6,5 – Positivo nella prima parte di gara, anche più del compagno di reparto Lucchini, visto che è maggiormente prezioso quando si tratta di far ripartire l’Atalanta. Stringe i denti e doma lo sterile assalto del Milan nella ripresa.

 

Brivio 6 – Abate non è in gran serata, ma lui non ne approfitta. Quando incrocia con Boateng soffre sempre. Col passare dei minuti, aumenta la propria spinta. Non la precisione. Spinta costante e conclusioni pericolose, invece, nel secondo tempo. Dal 72′ Ferri 6 – Si piazza a destra, bloccatissimo.

 

Raimondi 5,5 – Soffre l’intraprendenza iniziale di Antonini. Però non molla mai e, quando il Milan perde un po’ del proprio slancio, è tra i più propositivi dei suoi. Più timido nel secondo tempo.

 

Cigarini 6,5 – L’Atalanta non fa circolare molto la palla, visto che si difende e poi cerca subito di innescare il duo Moralez-Denis. Di conseguenza, la regia di Cigarini ha un peso specifico piuttosto ridotto. L’ex Napoli, però, è molto importante in interdizione. Con un gran sinistro regala il vantaggio all’Atalanta. Dopo il gol ha più spazio e crea gicoo con maggior continuità. Dall’80’ Cazzola – SV

 

Biondini 7,5 – Sette polmoni. Schermo prezioso, quando il Milan fa la partita. Raddoppia sempre, per dare una mano ai difensori centrali. Nella ripresa, se possibile, aumenta addirittura la sua presenza in ogni zona del campo.

 

Bonaventura 5,5 – Non pervenuto per tutto il pirmo tempo. Nella ripresa parte più accentrato e migliora il proprio apporto. Anche se, allargandolo, limita un Moralez in palla. Dal 77′ De Luca 6 – Cerca di pressare su tutti i portatori di palla del Milan.

 

Moralez 6,5 – Fatica a entrare in partita: si muove moltissimo, ma sembra sempre seguire traettorie poco utili. Dal 20′ in poi, però, comincia a macinare gioco e palloni. E il Milan lo soffre sempre. Nel secondo tempo scambia la propria posizione con Bonaventura e, largo, perde in efficacia.

 

Denis 6 – Approfitta di un doppio regalo di Antonini-Acerbi per andare vicinissimo al gol (palo al 20′). Dà sempre la sensazione di pericolosità, anche se non tira molto in porta. Cala, nella ripresa, la sua qualità di giocata.

 

Allenatore: Colantuono 6,5 – Dopo un avvio molto difficile, i bergamaschi prendono coraggio anche per via delle insicurezze della difesa del Milan. L’Atalanta si rivela squadra compatta e con le idee molto chiare: concede campo sulle fasce ma nulla al centro. Ripartenze sempre veloci e precise. Una volta in vantaggio, il gioco delle ripartenze funziona ancora meglio. Le ordinate barricate finali legittimano la vittoria.

 

 

Arbitro: Orsato 5 – Dopo 8′ Boateng cade in area. Orsato è davvero vicinissimo e decide di lasciar correre. Il replay sembra dargli torto, ma è probabile che dal campo abbia potuto meglio valutare l’entità del tackle di Raimondi. Altre polemiche poco dopo il quarto d’ora, quando lascia correre un intervento di Bellini su Emanuelson, al limite. Anche in questa occasione, ci si può fidare di lui: era vicinissimo all’azione. Manca qualche cartellino a punire i falli tattici degli ospiti. Mentre alla prima situazione analoga, El Shaarawy viene correttamente ammonito. In generale risulta davvero molto permissivo. In questo modo scontenta il Milan che fa la partita e prende più botte. Manca un secondo giallo a Biondini. Anche se nel recupero.

 

 

MILAN-ATALANTA 0-1

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Bonera, Acerbi, Antonini; Ambrosini (65′ Nocerino), De Jong, Emanuelson (81′ Constant); Boateng; El Shaarawy (70′ Bojan), Pazzini. All: Allegri.

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini, Manfredini, Brivio (72′ Ferri); Raimondi, Cigarini (80′ Cazzola), Biondini, Bonaventura (77′ De Luca); Moralez; Denis. All: Colantuono.

Arbitro: Orsato

Marcatori: 64′ Cigarini (A)

Ammoniti: El Shaarawy (M), Bonera (M); Biondini (A), Cigarini (A), Moralez (A), Raimondi (A)

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