Mercato Lazio, Lotito su Diakite’, Petkovic, Mauri e…

MERCATO LAZIO LOTITO DIAKITE MAURI / ROMA – Claudio Lotito dice tutto. Il presidente della Lazio, ospite di ‘Sky Sport24’, ha risposto a domande su tutti i temi caldi in casa biancoceleste. A cominciare dal mercato: “Siamo convinti di aver allestito una squadra competitiva. I risultati dipendono anche da fattori imponderabili, e speriamo che quest’anno ci siano favorevoli. Petkovic? E’ una persona fuori dal sistema calcio. E’ un grande professionista, con temperamento, carattere. Ha un’alta moralità, ha lavorato alla Caritas. Ha capito la psicologia di ogni nostro calciatore in pochi giorni: saprà tirare fuori il meglio da loro. Ho grande stima di lui. La gestione societaria della Lazio è affidata a me e a Tare: lavoriamo in sinergia. Monitoriamo calciatori in continuazione, e tra le altre cose avendo visto che Petkovic allenava Lulicabbiamo capito che era l’allenatore adatto a Roma”.

CINQUE ATTACCANTI – “Il nostro monte ingaggi è congruo alla squadra e ai valori. Creiamo un equilibrio economico e finanziario ogni anno, con bilanci in utile senza artifizio contabile di sorta. Ci sono altri mercati aperti in uscita, stiamo lavorando in tal senso. Abbiamo sei attaccanti, forse a breve saranno cinque. Abbiamo rifiutato diverse offerte per nostri calciatori, anche importanti: la Lazio non deve comprare, non siamo al supermercato, ma compiere interventi mirati”.

DIAKITE’ – “La Lazio ha una serie di difensori centrali, vorrei sdrammatizzare questa situazione. Non difettiamo nel ruolo: ci farebbe piacere che Diakité firmasse il contratto, perché l’ho prelevato io col mio staff dal Pescara, crescendolo quando qualcuno non ci credeva, rinnovandogli il contratto da infortunato. Ha chiesto 1,2 milioni di euro di stipendio, una cifra esorbitante. Gli abbiamo offerto uno stipendio comunque al di fuori dagli equilibri dello spogliatoio: ha rifiutato. Gli abbiamo offerto di andare al Bordeaux e ha rifiutato, ha rifiutato Genoa e Fiorentina, ha rifiutato stipendi superiori in Russia e in Inghilterra… Perderlo a parametro zero? Nella vita ci stanno principi e regoli. Non sottostiamo a ricatti: vogliamo persone che sposino il progetto e abbiano orgoglio di giocare per la Lazio, come ce l’ha avuto Klose, che ha scelto di giocare per la Lazio anziché per club più blasonati. Preferiamo perderlo a parametro zero: è un anno e mezzo che corriamo dietro a Diakité per il rinnovo, e lui scappa. 700 mila euro per lui sono esigui, ma non si rende conto della crisi in questo Paese: c’è chi con 1500 euro deve far sopravvivere una famiglia”.

MAURI – “E’ molto sereno, e questo mi tranquillizza: significa che è cosciente della sua estraneità. Non mi permetto di entrare in fatti che non competono la società, che è estranea a questi problemi. E’ altrettanto vero che, leggendo le carte per mano di alcuni esperti di diritto, abbiamo avuto perplessità. Mauri sta pagando lo scotto di una frequentazione, e non è corretto pagare per essere conoscenti di persone che hanno commesso violazioni. E’ stato scarcerato prima della richiesta di scarcerazione: non c’erano gli estremi per la custodia cautelare, probabilmente. Bisogna avere fiducia nelle istituzioni, e certezza che, superato il primo impatto, le stesse si rendano conto che le cose non stanno come apparivano. La scheda telefonica diversa? Era della fidanzata della persona indagata, e se uno vuole commettere un illecito non usa certo la scheda della propria compagna. Mauri ha peccato di ingenuità, avrebbe dovuto evitare certe situazioni”.

TIFOSI A FORMELLO – “Faccio constatare ai tifosi quello che ho promesso: ho fornito strumenti che permettono di partecipare a tutte le ore alle attività della società. Abbiamo una radio, i dati sono in forte crescita, tutti i tifosi possono telefonare portando idee e critiche. Abbiamo anche una televisione. Spesso facciamo amichevoli interne a cui partecipano tutti i tifosi, gli viene dato accesso agli spalti. Riteniamo che i tifosi siano l’elemento fondamentale di questa società, ma si può interagire anche senza la presenza fisica”.

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