CALCIO ROMA BALBO LAMELA PJANIC ZEMAN / ROMA – Abel Balbo, vecchia gloria della Roma e attuale consulente tecnico dell’ASD Atletico Arezzo, è intervenuto ai microfoni di ‘ReteSport’. Queste le sue dichiarazioni:
ZEMAN – “Non vedo uno Zeman diverso, a me sembra sempre lo stesso. Il suo calcio è sempre molto propositivo, cerca il risultato attraverso il bel gioco. L’unica cosa, forse, che vedo differente è che di solito giocava con tre punte e un trequartista tra i centrocampisti. Ora invece nella linea di centrocampo non c’è più questo tipo di giocatore e la formazione appare più coperta. Credo abbia capito che in questo modo ci si può difendere meglio, rischiare di meno e riuscire comunque ad essere pericolosi. Il nostro litigio dopo Roma-Bari? (ride, ndr). Si è risolto tutto due settimane dopo. Nutro affetto e ammirazione verso il mister e adoro il suo calcio”.
DESTRO ED OSVALDO – “E’ chiaro che Destro e Osvaldo sono due attaccanti centrali e, quando uno dei due è costretto a giocare sull’esterno, viene penalizzato. Questo non significa però che non possano ricoprire quei ruoli, l’importante è applicarsi.
LAMELA – “Ha grandissime qualità fisiche e tecniche, ma non lo ritengo adatto al gioco di Zeman. Non può fare l’attaccante esterno. Nel River faceva il trequartista perché è un calciatore molto tecnico, abituato a tenere la palla tra i piedi. Per questo motivo entra in contrasto con ile idee del boemo. Deve capire che il calcio italiano è diverso da tutti gli altri. Deve adattarsi ancora molto, e capire cosa vuole il tecnico. E’ molto giovane e può farlo.
PJANIC – “E’ un giocatore diverso dagli abituali centrocampisti di Zeman. Non ha il passo, non ha la corsa di Tommasi o Di Francesco. Non sarà mai quel tipo di centrocampista, quello tipico di Zeman. Secondo me è difficile che possa rimanere titolare. Ho sentito qualcuno chiedere se possa sostituire Totti. Impossibile: lì a sinistra i movimenti che chiede il boemo sono diversi, e un trequartista come Pjanic fatica secondo me a giocare da attaccante esterno”.
PIRIS – “E’ arrivato da poco, ha giocato solo due gare in Italia. Credo abbia delle buone qualità, bisogna dargli tempo però. Non è facile fare il difensore esterno nelle squadre di Zeman”.
CONFRONTO TRA ROMA ’97 E ATTUALE – “Difficile dire quale sia meglio. Come qualità e quantità di giocatori questa Roma è sicuramente più forte. La mia aveva grandissima qualità, ma un numero ridotto di giocatori. Inoltre era un campionato molto più difficile e c’erano numerose squadre pronte a giocarsi lo scudetto. Anche la Lazio in quel periodo era davvero una squadra molto forte”.