VIDEO ALVAREZ LAMELA ARGENTINA FLOP / ROMA – Il primo: Ricardo Gabriel Alvarez, detto Ricky. Il secondo: Erik Manuel Lamela. Uno trequartista classe 1988, l’altro jolly del 1992. Due calciatori coi crismi del talento, due argentini arrivati in Italia nell’estate 2011, pagati fior fior di milioni da società del livello di Inter e Roma. Fin qui la carta d’identità lascia sperare solo il meglio, ma è proprio da questo punto che le loro carriere cominciano a vacillare.
Alvarez, che il Velez Sarsfield considera un fenomeno, viene acquistato per qualcosa come 5,5 milioni di euro più 4 di bonus. Persino Luciano Moggi lo candida a giocatore di prim’ordine. Il primo anno in nerazzurro, però è horribilis: 29 gettoni conditi dalla miseria di 3 gol. Una stagione tra infermeria e sprazzi di campo, con gli allenatori – Gasperini prima, quindi Ranieri, Stramaccioni poi – che sulle prime sembrano voler puntare su di lui, poi ne intuiscono lo scarso rendimento e lo relegano alla panchina. Non brilla, ‘Ricky Maravilla’: i tifosi nerazzurri stanno trasformando i mormorii in borbottii sempre più insistenti.
E Lamela? Il River Plate stravede per lui, così come la gran parte degli addetti ai lavori. Un talento cristallino, a detta di molti, nonostante i ‘Millonarios’ retrocedano per la prima volta in Serie B argentina proprio con lui in campo. La Romasembra aver messo a segno un colpo da novanta acquistandolo, bruciando sul tempo le grandi d’Europa per 12 milioni di euro più 2 di bonus. Esordisce a campionato iniziato, per via di un infortunio, ma trova subito la via del gol. Va a segno 6 volte, per la precisione. In 31 presenze. E l’estate con Zeman sembra averlo relegato sempre più in basso nelle gerarchie sia d’attacco che di centrocampo.
Alvarez e Lamela: due giovani che avranno certamente una carriera per rifarsi, ma che fino ad oggi hanno disatteso – e non poco – le aspettative. Checché ne dicano gli addetti ai lavori.