Mercato Napoli: De Laurentiis su Insigne, Uvini e Mesto

Insigne (Getty Images)

MERCATO NAPOLI DE LAURENTIIS SU MERCATO, CAMPIONATO, EUROPA LEAGUE E TERRENO SAN PAOLO / ROMA – Interventuo sulle frequenze di ‘Radio Anch’io lo Sport’, il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato della stagione appena iniziata fissando gli obiettivi di campionato ed Europa League. Il numero uno ha spiegato anche lo stato del terreno del San Paolo, poi si è soffermato a parlare dei giovani, tra cui Insigne, Uvini e Mesto.

OBIETTIVI PER IL CAMPIONATO ED EUROPA LEAGUE – “Quando parte un campionato tutti hanno in animo di fare meglio dell’anno precedente. Senza la Champions più chance scudetto? Anche l’Europa League ti impegna, a volte abbiamo anche tre partite a settimana. Abbiamo allestito una doppia squadra, ogni ruolo ha due calciatori di qualità, faremo la competizione europea senza ignorarla. Premio scudetto? No, non abbiamo fissato nulla”.

MERCATO – “Abbiamo fatto dei ragionamenti con Mazzarri; non volevamo fare degli acquisti che escludessero gli innesti precedenti, vedi Vargas e tutto il reparto giovanile. Quest’anno abbiamo posto maggiore attenzione all’idea di squadra e l’obiettivo è stato concertare un gruppo e non esaltare i solisti. Cavani è già solista, ma è talentuoso a tutto campo. Il nostro motto dev’essere ‘uno per tutti, tutti per uno’ e non voglio che i calciatori giochino a calcio solo per mettersi in mostra. Un altro top player? Se avessiamo comprato un altro campione Insigne non avrebbe giocato”.

GIOVANI – “I giovani sono la salvezza del calcio mondiale. Noi abbiamo preso Uvini, non lo abbiamo dato in prestito a nessuno, andrà in Primavera e a gennaio poi vedremo. Se si sarà ambientato bene potrebbe arrivare in prima squadra. Ho voluto anche Mesto. Isigne ha sostituito nel cuore dei napoletanti lo ‘scugnizzo’ Lavezzi, con tecnica e professionalità”.

SERIE A, MENO CAMPIONI PIU’ GIOVANI? – “Io non parlerei di crisi finanziaria, le cifre sono ancora mostruosamente alte. Non parlerei di crisi, ma di adeguamento, di operazioni di sostanza”.

TERRENO SAN PAOLO – “E’ un problema di virus sul terreno di gioco. Noi, qualche anno fa, lo abbiamo completamente rifatto. Abbiamo un agronomo che viene della toscana, ma l’effetto serra creatosi con le alte temperature non ha favorito la perfezione dello stesso”.

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