Milan, un sentore positivo ma…

MILAN SENTORE POSITIVO MA NON BASTA / BOLOGNA – Una vittoria per 3-1 contro il Bologna aiuta a risollevare il morale della squadra e della società, serve a dimostrare quanto Galliani, anche in questa occasione, abbia preso le decisioni migliori al fine di ‘lottare per lo scudetto’. Un ‘Pazzo’ Pazzini in grande forma, più mentale che fisica, è riuscito a trascinare la squadra alla vittoria, alla conquista di 3 punti indispensabili più che per la classifica per la fiducia, la stima e la sicurezza generale. I nuovi nomi, aggiunti a una rosa devastata, sembrano quelli giusti per ridurre il gap con la Juventus e tornare competitivi, per lo meno, in Italia. Si penserà all’Europa solo al momento del dunque. Concentrarsi sui fattori positivi determinati da un buon risultato in trasferta è necessario per guardare al domani sicuri di potercela fare ma non bisogna dimenticare i problemi che ancora affliggono il Milan nonostante i miglioramenti effettivi. La difesa non è ancora delle migliori; Bonera e Acerbi sembrano essere una coppia funzionante ma la new entry ha ancora molto lavoro da fare per dirsi pronto a tutti gli effetti. Montolivo, mezz’ala e non davanti alla difesa, gioca meglio e mantiene equilibrio, anche grazie al supporto sempre presente di Ambrosini la cui esperienza non si discute; per quanto riguarda Nocerino il discorso cambia: arrivato con un grande colpo low cost a gennaio stupendo la platea non ha saputo, in questo avvio di campionato, riconfermare le sue doti tecniche e di visione di gioco; la prestazione contro il Bologna ha lasciato molto a desiderare tranne che per il passante utile al terzo gol di Pazzini. Il nuovo numero 8 non merita ancora il paragone con Gattuso ma ha tempo per rifarsi. De Jong ha la fama del sanguinario, colpevole di aver commesso qualche fallaccio pesante ma effettivamente meno irruento di tanti altri giocatori ha saputo entrare in partita fin dal suo primo minuto in campo, anche se la sua prestazione è stata appannata immediatamente dal giallo di Tagliavento. L’arbitro ha deciso di accanirsi contro i rossoneri forse per farsi perdonare il rigore dello 0-1, un rigore che, guardando i replay, c’era eccome. Boateng, nel ruolo di trequartista, non si trova particolarmente a suo agio, anzi, spesso le due punte sono costrette ad arretrare lasciando campo al numero 10, con la sua irruenza e forza fisica non ha problemi a saltare l’uomo ma si trova spiazzato se abbandonato a sé stesso da un reparto ordinato che fatica a seguire il suo estro personale. El Shaarawy, l’abbiamo detto e ridetto, non appare in forma, appesantito da qualche chilo di troppo ha perso qualche km/h di accelerazione palla al piede e i movimenti sembrano rallentati e più goffi rispetto al solito: gli basterebbe dimagrire. Pazzini, invece, è il giusto innesto in una squadra che necessita di un leader, trascinante e concludente. Ha saputo esserlo fin dall’esordio e, a meno che non succeda un cataclisma, dovrebbe essere un valido sostituto di Ibrahimovic. Bojan l’abbiamo visto troppo poco per giudicare appieno la sua prestazione, eppure sembra un ragazzo in gamba, dotato di grande iniziativa e buona tecnica. Chissà che la coppia d’attacco 2012/2013 non sia proprio Pazzini-Bojan. I due minuti di Niang non sono commentabili, dovremo aspettare ancora un po’ per farci un’idea concreta del diciassettenne.Una buona prestazione, quindi, ma non basta. Il lavoro deve essere svolto con precisione e attenzione sotto tutti i punti di vista. Questo 1-3 deve servire da trampolino di lancio. Guai a chi si addormenta. Il campionato rossonero è cominciato ora.

Be the first to like.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *