CALCIOMERCATO COLPI MANCATI / ROMA – È stato un mercato diverso. Dopo pochi minuti dalla scadenza della sessione estiva un dato è inconfutabile, ovvero la mancanza di grossi colpi in entrata. Tante ipotesi, diversi i sogni, molte illusioni ma, stringi stringi, i top player non sono arrivati. C’è chi li ha visti partire, Milansu tutti, e chi li ha cercati senza alla fine trovarli. Insomma se il mercato dei colpi messi a segno scarseggia, non si può certo dire che fra gli acquisti mancati non ci sia abbastanza varietà. Ecco alcune delle principali trattative che non si sono concretizzate in questa lunga estate.
LA JUVE E L’UTOP-PLAYER – Le aspettative in casa Juventus erano palpabili. Il club piemontese era l’unico a poter operare in maniera concreta sul mercato. Gli acquisti di Asamoah e Isla non hanno distolto l’attenzione dalla ricerca del top player. Un desiderio a tratti realizzabile che è andato a tramontare con il passare dei giorni. E’ stata un po’ la telenovela principe dell’estate. Tanti nomi, zero firme.
Il primo a entrare in orbita Juve è stato van Persie, l’unico che avrebbe pienamente convinto dirigenza, allenatore e tifosi. L’unico in grado di far fare il salto di qualità. Pur essendo all’ultimo anno di contratto, l’Arsenal ha stretto i denti, difendendosi dai principali attacchi bianconeri. Quando il giocatore si è impuntato, costringendo i ‘Gunners’ a lasciarlo partire, si è scatenata una sorta di asta che ha visto prevalere ilManchester United. Si è così ripresentato il nome di Dzeko, corteggiato ad estati alterne e sempre senza epiloghi positivi.
Dal mercato inglese ci si è spostati in quello spagnolo, dove la situazione contrattuale di Fernando Llorenteha fatto gola a Marotta. L’Athletic Bilbao si è dimostrata un’altra bottega cara, guidata da un presidente che, certamente, non fa sconti. L’attaccante basco rischia di partire gratis nel 2013, ma ciò non è bastato a smuovere il club spagnolo che ha sempre sparato alto, chiedendo prima il pagamento dell’intera clausola rescissoria e, poi, abbassando solo minimamente le richieste.
L’INTER E IL BRASILIANO CHE NON C’E’ – Il fair-play finanziario fa paura e anche in casa Inter sono stati, ben attenti, al bilancio. La frenata degli investitori cinesi, i quali avrebbero potuto portare denaro fresco acquisendo una parte delle azioni interiste, ha bloccato l’acquisto di Lucas. Il brasiliano costava tanto e, alla fine, il Psg ha sfruttato l’occasione. Maggiormente alla portata, ma mai concluso, è anche l’affare Paulinho, nome ricorrente per tutta la sessione di mercato, assieme a De Jong che, alla fine, si è accordato con ilMilan. Il nome di Quagliarella è stato accostato all’Inter ma solo nell’ambito dell’affare che avrebbe portatoPazzini a Torino. Niente da fare anche per Mathieu Debuchy, oggetto dei desideri interisti per il dopo-Maicon, ma blindato dalla dirigenza del Lille.
MILAN, NIENTE MATRI-MONIO – La partenza di Ibrahimovic ha lasciato aperte diverse possibilità per buona parte del mercato. Il primo nome, per l’attacco, a girare sui giornali è stato quello di Alessandro Matri che, tuttavia, non si è mosso da Torino. I rossoneri avrebbero anche operato con la Juventus ma il club bianconero non si è mai mosso da quei 15 milioni di euro che sarebbero serviti per andare sul top player. A Torino è arrivato, invece, Bendtner, altro nome tenuto caldo dal Milan quale ultima spiaggia.
Ci si aspettava i saldi del Real Madrid ma così non è stato. L’amicizia tra Perez e Galliani non ha concretizzato alcuna idea. Lassana Diarra è ufficialmente tramontato con l’arrivo di De Jong, mentre per Kakà non c’è stato il colpo di scena finale. Affare eclissatosi a inizio agosto è stato quello legato a Yanga-Mbiwache il Montpellier non ha voluto cedere. Arriverà al Milan la prossima stagione quando sarà libero a costo zero.
RISVEGLIO SERENO PER LA ROMA – Walter Sabatini ha fatto le cose per bene. Il ds giallorosso ha provveduto a regalare diversi pezzi importanti a Zdenek Zeman. Ovviamente, non tutti i nomi circolati attorno al club sono arrivati nella capitale. Pensiamo, ad esempio, a Sebastian Jung dell’Eintracht Francoforte e a Bruno Uvini, che va al Napoli. Niente da fare per i vari Debuchy, van der Wiel, Ogbonna, Rhodolfo e Lovren, i quali sono stati, chi più chi meno, accostati per svariate settimane al club giallorosso. Tra gli affari saltati, c’è anche quello di De Rossi. “Capitan Futuro” ha preferito rimanere a casa, rispedendo al City uno smacco non indifferente.
LAZIO, SIENA E LE RISPOSTE…OFFENSIVE – Sia i biancocelesti che i toscani hanno avuto diverse difficoltà a trovare un valido elemento in attacco. La Lazio si era mossa in fretta, cercando, a cavallo tra giugno e luglio, di piazzare il colpo Yilmaz. Niente da fare. Lo stesso scenario si è presentato con Nilmar, andato poi in Qatar. Triste epilogo anche per il Siena che stava pregustando un acquisto top. Era tutto fatto per Bendtner che, tuttavia, ha optato per il prestigio juventino. Bloccato, invece, l’arrivo di John Guidetti che continuerà il recupero a Manchester.
BERBATOV E…GLI SPRECHI DI CO2 – E’ stato sicuramente l’attaccante bulgaro, il protagonista di quest’ultima settimana di mercato. La maglia viola con il suo nome era già pronta a essere stampata. In volo per raggiungere l’Italia, si ferma a Monaco di Baviera per questioni più di necessità (scalo aereo) che affettive. Lo raggiunge l’interessamento della Juventus, con il quale sembra subito trovare accordo. Sir Alex Ferguson, oramai ridotto a un ruolo di minor spicco, accetta ogni offerta raggiunga la sua scrivania, pronto a sbolognare il bulgaro a chiunque. Mentre i tifosi viola iniziano a rimpinguare i social network di link anti-juventini, acuendo una rivalità di grande tradizione, i tifosi bianconeri iniziano a pregustare le gesta di quello che non ricalca lo stereotipo del top player ma che, pur sempre, la piazza sembra gradire. Alla fine arriva la doppia beffa. Berbatov accetta la corte del Fulham che lo riporta in Inghilterra, dalla quale era partito solo poche ore prima.