Calcioscommesse, Pesoli: “Voglio contraddittorio con chi mi accusa”

CALCIOSCOMMESSE PESOLI ABETE GERVASONI CARROBBIO / ROMA – Emanuele Pesoli, reduce da 5 giorni di sciopero della fame in protesta contro la condanna a 3 anni di squalifica subita nell’ambito del processo sul ‘Calcioscommesse‘, ha parlato ai microfoni di ‘Sky’: “Oggi ho avuto un confronto con Abete, che ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità. Abbiamo parlato per circa due ore, come padre e figlio. Ho voluto farlo partecipe della mia situazione: sento di stare subendo un torto e voglio un contraddittorio con chi mi accusa (Gervasoni e Carrobbio n.d.r.). Non è stato possibile, ma almeno ho avuto modo di parlare con il presidente Figc. Il prossimo step è il 20 agosto: andrò a difendermi con quel poco che ho in mano, ma chi mi accusa ha ancora meno a sostegno delle loro tesi. Li ho invitati a presentarsi in aula e sarei ben felice di avere un confronto con loro.
Mi batterò per poter tornare in campo al più presto. Il Verona? Ho un grande rapporto con il ds Sogliano e anche il presidente Setti ha dimostrato grande sensibilità nei miei confronti. Anche se le cose andranno male, continuerò ad allenarmi con il club veneto. Mi hanno riferito che mi aspetteranno fino all’Arbitrato del Coni”.

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