EDITORIALE SUGONI VAN PERSIE JOVETIC JUVENTUS / MILANO – Non si sente parlare da un po’ di top player. Non perché la Juventus abbia rinunciato all’idea – tutt’altro – ma semplicemente perché il termine è stato usato tanto. Forse troppo. Ora si parla di campione, di giocatore di livello internazionale, di grande attaccante. Comunque il concetto e la sostanza non cambiano: la Juve, in avanti, vuole fare il grande investimento. E – senza nulla togliere a quelli che ci sono già – un salto di qualità. Scremata via via la lista dei possibili candidati, da Suarez che il Liverpool non vuol cedere a Higuain, dall’intoccabile Cavani al bravo ma ancora acerbo Leandro Damiao, la corsa ormai è ristretta a due: Stevan Jovetic e Robin van Persie. Il montenegrino ha dalla sua ingaggio (appena – si fa per dire – due milioni di euro l’anno), età e conoscenza del nostro campionato. L’olandese, la capacità di fare gol e l’esperienza. Jovetic è il nome che ha scalato posizioni giorno dopo giorno fino a diventare fortissimo in queste settimane. L’attaccante dell’Arsenal è l’amore della prima ora, il preferito di Conte anche se forse il più complicato da reggiungere. Questione di concorrenza agguerritissima. Per questo la sua volontà di dire no al Manchester City è un ottimo segnale. Come la sua mancata partenza con i ‘Gunners‘. Ora resta lo United. Ma l’impressione è che quelle parole dette dal padre due mesi fa (“Robin non giocherà in nessun’altra squadra inglese oltre l’Arsenal”) oggi possano risultare profetiche. Così, pur senza avere ancora l’accordo sull’ingaggio con il giocatore, la Juventus non ha mai smesso di credere di poter arrivare a lui. E continua a lavorarci in silenzio. Jovetic in fondo avrà anche il profilo giusto – come ha detto Marotta – ma costa comunque 30 milioni. Il cartellino dell’olandese si può prendere per molto meno. Dovesse riuscirci, la Juve realizzerebbe un capolavoro di strategia. Oltre che un grandissimo colpo di mercato. Un colpo che farebbe tornare di moda il termine top player.
Alessandro Sugoni