VIDEO SPECIALE SQUADRE NELLA LEGGENDA / Calciomercato.it lancia una nuova rubrica dal titolo ‘Speciale squadre nella leggenda’ che vi terrà compagnia durante l’estate. Ogni settimana verranno presentate e messe a confronto due formazioni che hanno scritto la storia del calcio, ripercorrendo i successi, analizzando gli allenatori, le tattiche, punti deboli e punti di forza, i propri campioni e gli stili di gioco. Nel quinto numero la ‘Grande Inter’ targata Herrera e il Celtic 1966/1967.
INTER 1964/1965: L’EPOCA DEL ‘MAGO’ HERRERA – Herrera, Moratti e il nerazzurro: tutti gli ingredienti della ‘Grande Inter’. Gli anni ’60 hanno scritto pagine di storia nerazzurra grazie soprattutto al ‘Mago’ argentino, allenatore rivoluzionario e dal temperamento forte. Il ciclo inizia già dal 1960 quando Herrera si siede sulla panchina nerazzurra e vara subito i primi esperimenti: Armando Picchi libero e Facchetti terzino sinistro. Dopo tre anni il primo scudetto, l’ottavo della storia nerazzurra; prima gioia dell’era Angelo Moratti. Il 1963 verrà ricordato come la conquista della prima Coppa dei Campioni. Al ‘Prater’ di Vienna battuto il Real Madrid 3-0, senza mai subire un sconfitta nel torneo. In campionato però ci fu l’amarezza dello spareggio col Bologna (appaiate a 54 punti) che a Roma si impose per 2-0 tornando così a conquistare il titolo dopo oltre vent’anni. L’anno successivo fu quello del massimo trionfo. Prima il successo nell’Intercontinentale poi uno scudetto in rimonta sui cugini rossoneri, battuti con un sonoro 5-2 nel derby decisivo. In Europa la musica non cambia: eliminati Dinamo Bucarest e Rangers, poi in semifinale la brutta sconfitta di ‘Anfield’ per 3-1 con il Liverpool viene ribaltata dal clamoroso 3-0 di Milano (Corso, Periò e Facchetti). Finalissima contro il temuto Benfica, alla quarta finale in cinque anni. Jair trascina l’Inter al successo grazie ad un tiro fortunoso. Solo la Coppa Italia fu deludente. La finale di Roma vide imporsi la Juventus togliendo la gioia dell’en plein ai nerazzurri. Un connubio perfetto: lo spirito e l’amore della famiglia Moratti per la ‘Beneamata’ si conciliò alla perfezione con il carisma e lo stile di Helenio Herrera, vero e proprio trascinatore d’altri tempi. Ossessionato dal pressing e dall’intensità di gioco il ‘Mago’ viene ricordato soprattutto come un grande motivatore, uno psicologo ma anche un tattico preparatissimo capace di analizzare le partite nel dettaglio sapendo trasmettere alla squadra un’incredibile fame di vittoria. Gioco difensivo sì ma non catenaccio; arginare l’avversario per poi ripartire era l’arma preferita. E se in più ci metti fenomeni del calibro di Suarez, Facchetti, Corso e Mazzola il gioco vien da sé. In molti hanno rivisto in Josè Mourinho l’ombra del tecnico argentino, un paragone che al portoghese non è pesato affatto.
Rosa Inter 1964/1965: Sarti, Bugatti, Ferretti, Di Vincenzo, Facchetti, Burgnich, Picchi, Landini, Guarnieri, Della Giovanna, Mazzola, Corso, Suarez, Bedin, Gori, Malatrasi, Tagnin, Zaglio, Domenghini, Jair, Peirò, Canella, Milani, Petroni. All: Herrera.
CELTIC 1966/1967: IL PRIMO ‘TRIPLETE’ – Molti furono i record che il Celtic stagione 1966/1967 scrisse nell’albo del calcio inglese ed europeo. Quella fantastica squadra a strisce verticali biancoverdi impressionò tutti per solidità e strapotere fisico, sbaragliando gli avversari in ogni competizione. La Coppa dei Campioni conquistata in finale contro l’Inter per 2 a 1 a Lisbona il 25 maggio 1967 (reti di Gemmell, Chalmers e Mazzola) investì il Celtic come primo club britannico e nord-europeo ad aver ottenuto il massimo successo continentale, oltre ad essere l’unica squadra scozzese mai arrivata in finale. L’appellativo di ‘Lisbon Lions’ dunque calzava a pennello, perchè sulla carta gli scozzesi partivano con gli sfavori del pronostico. Ma quella stagione fu un vero e proprio tripudio di successi: arrivarono anche il campionato, la Coppa di Lega e la Coppa di Scozia. Fu il primo vero ‘quadruplete’ nella storia del calcio, una stagione che verrà ricordata come ‘The Yerar of triumph’, indubbiamente la più gloriosa della storia biancoverde. Quattro sole sconfitte in tutto l’arco della stagione per gli uomini di Jock Stein, uno dei più grandi manager britannici. Partito dalle giovanili del club tornò a cavallo degli anni sessanta e settanta conquistando dieci titoli nazionali, finendo la carriera sulla panchina della nazionale ai mondiale del 1982. Non si può dire che una delle doti principali di quel Celtic fosse il cinismo e la tecnica sopraffina ma nonostante tutto riuscì ad essere una squadra molto efficace. Le reti del bomber Steve Chalmers (vera bandiera con oltre 155 reti in 260 partite) trascinarono la squadra in ogni palcoscenico. Aggressività e velocità la proiettarono nello stile di gioco olandese, vicino a quel ‘calcio totale’ che finiva per diventare un vero e proprio modello europeo di quegli anni.
Rosa Celtic Glasgow 1966/1967: Simpson, Craig, Gemmel, Murdoch, McNeil, Clarke, Johnstone, Wallace, Chalmers, Auld, Lennox, Fallon, Hughes, McBride, O’Neill, Gallagher, Brogan. All: Stein.
VIDEO – La finale di Coppa Campioni del 1967 tra Celtic e Inter
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