LAZIO LEDESMA / AURONZO DI CADORE – Il ritiro della Lazio prosegue sotto le Tre Cime di Lavaredo. Oggi in conferenza stampa è intervenuto Cristian Ledesma, vice capitano della compagine biancoceleste, rispondendo alle domande dei giornalisti sugli obiettivi stagionali e non solo.
REJA E PETKOVIC – “Lavorano in modo diverso. Ognuno ha il suo stile, nessun allenatore è uguale all’altro. Il nuovo tecnico ci chiede aggressività, è ovvio che per farci capire il concetto esageri nei primi tempi, ma sicuramente nei prossimi giorni troveremo maggior equilibrio. E’ troppo presto per dire come vogliamo giocare: vedremo il calcio che vuole fare Petkovic. Il bosniaco mi sembra uno di grande personalità“.
OBIETTIVI – “Io gioco a calcio, non compro o vendo i giocatori. Posso pensare solo a chi sta accanto a me: sicuramente possiamo fare meglio dell’anno scorso, quando abbiamo sbagliato qualche partita. Dobbiamo fare i giocatori, non i dirigenti. Migliorare non significa solo avere una classifica migliore: anche a livello societario e di mentalità si possono fare passi avanti. I risultati comandano, ma si può migliorare sotto tanti aspetti”.
TIFOSI – “L’entusiasmo c’è, ma è ovvio che con un’estate movimentata come questa ci sia incertezza. I primi giorni è sempre così: non c’è moltissima gente, ma neanche meno dell’anno scorso”.
CALCIOSCOMMESSE – “Gli interrogatori vengono buttati sui giornali e la gente è incerta. Finché non sarà tutto finito dovremo stare tutti zitti, fare i finti moralisti e condannare le persone non va bene secondo me”.
FUTURO – “Io al Manchester City? L’ultima volta che ho visto il mio procuratore gli ho detto di non prendere in considerazione niente, perché ho scelto la Lazio. Ogni estate qualcuno si diverte a tirare fuori queste voci, e non ha ancora capito che Ledesma ha scelto la Lazio. Lasciamoli scrivere”.
COMPAGNO DI REPARTO – “Non è il momento di pensare ai moduli. Bisogna lavorare sodo e mettersi in forma, cercando di capire i concetti. Le scelte le farà Petkovic, ognuno di noi dovrà dare il massimo in campo: non ci sono gerarchie, chi comanda è solo il campo”.
MATUZALEM – “Siamo dispiaciuti per la sua assenza. Non sappiamo niente della sua situazione: vedremo cosa succederà quando arriverà. Neanche noi giocatori sappiamo cosa gli sia successo. Ovviamente la sua assenza dispiace”.
ERRORI DA NON RIPETERE – “Rispetto allo scorso anno non dovremo sbagliare le partite cruciali. La squadra ha dato tutto, ma questo errore è da rimproverare”.
