Mercato Lazio, Lotito su Breno, Yilmaz, Calcioscommesse e…

MERCATO LAZIO LOTITO BRENO YILMAZ MAURI / ROMA – Nel giorno della presentazione di Ederson, il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato anche di obiettivi di mercato e non solo. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa, a cominciare dal capitolo Breno: “Non ho seguito in prima persona la situazione Breno, e probabilmente in quel caso avrebbe avuto un epilogo diverso: sono convinto che non ci siano i presupposti tecnico-giuridici per il risultato visto ieri (la condanna a 3 anni e 9 mesi di carcere, ndr). La decisione è stata pesante. La Lazio è stata al di fuori della tematica giuridica, convinta che le condizioni fossero tali da poter consentire un epilogo diverso. Valuteremo se ci saranno le condizioni per rimuovere questa situazione, poi faremo valutazioni tecniche: chi ha ragione deve battersi con ogni mezzo giuridico e legale a disposizione, così da far valutare le cose in maniera diversa da come sono state valutate”.

I QUATTRO CAMPIONI – “I quattro campioni? Quando ho fatto quella dichiarazione ho detto tre o quattro, ma non è quello il problema: la Lazio sta approcciando persone che ritiene campioni. Secondo voi Ederson è o non è un campione? Basta questo per rispondervi da soli. Visto che il vostro parametro di riferimento è solo l’aspetto economico, Ederson è stato pagato 16 milioni di euro 6 anni fa, Breno fu pagato 18 milioni dal Bayern 4 anni fa, quindi date voi le valutazioni. La Lazio non ha mai fatto proclami: ha sempre basato le valutazioni sui fatti. Ditemi voi quali sono i campioni, fatemi i nomi. Fate i giornalisti, non esprimete giudizi tecnici. I campioni non lo sono solo sul campo, ma anche nella vita. La nostra filosofia è questa: può piacere o non piacere, ma quello che stava dicendo 7 anni fa un ‘presidentino’ appena affacciatosi su questo mondo oggi trova ragione”.

MAURI E SCULLI – “Nessuno all’interno dell’organico ha avuto mai la sensazione di avere problemi nei confronti di questi due giocatori: anzi, tutt’altro. Né la squadra né i dirigenti hanno dimostrato insofferenza o rimproveri nei confronti di Mauri e Sculli. Bisogna che le cose abbiano un percorso e trovino riscontro nei documenti. In Italia siamo ancora in democrazia, e la condanna deve essere acclarata solo al terzo grado di giudizio: le condanne morali lasciano il tempo che trovano. I fatti che stanno emergendo non danno riscontro all’allarmismo eccessivo dei primi giorni”.

PETKOVIC E GLI ‘EPURATI’ – “La scelta dell’allenatore è basata sulla valutazione dell’uomo: tecnicamente, moralmente, caratterialmente. Le scelte dell’allenatore non verranno influite dalla società: ho sempre lasciato autonomia alle scelte tecniche, mai intromettendomi. Ho notato che alcuni giornali recriminano alcune ‘defaillance’ della società. In un articolo si è parlato di Pandev, Ledesma, Behrami e De Silvestri, che avremmo ‘perso’: abbiamo venduto De Silvestri e Behrami, e la Lazio è stata l’unica società al mondo a far revocare un articolo 17. Pandev? Me ne assumo la responsabilità, ho fatto bene a prendere quella scelta. L’ho sacrificato, ma il sistema sportivo è cambiato. Dovete ringraziare che qualcuno si sacrifichi per cambiare il sistema nell’interesse del sistema stesso: ora quelle cose non si potranno ripetere, perché gli arbitrati si fanno nei tribunali”.

YILMAZ – “Sono reduce da una squalifica, e i fatti mi hanno dato ragione. Essendo un rispettoso delle norme, non ho mai rilasciato un’intervista, nonostante si dica che uno possa rilasciarle anche quando è squalificato, tant’è che Tare ha presentato Petkovic al mio posto. Non ho partecipato ad attività di mercato: da quanto ho approfondito col d.s. so soltanto che stiamo portando avanti una trattativa, e ci auguriamo di portarla avanti nel migliore dei modi”.

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