Lazio, la presentazione di Ederson: “Vorrei il 10 o il 7. Sono qui per vincere”

DIRETTA LAZIO CONFERENZA STAMPA EDERSON / ROMA – Ci siamo: è il giorno della presentazione di Ederson Honorato Campos con la maglia della Lazio. Il centrocampista brasiliano ha firmato un contratto con i biancocelesti dopo essersi svincolato dal Lione, e da oggi parte la sua avventura capitolina. Calciomercato.it ha seguito in diretta per voi la conferenza stampa.

LOTITO – Ha esordito il patron biancoceleste: “Oggi è un giorno particolare. Abbiamo inseguito Ederson tanti anni, siamo riusciti con la nostra tenacia e con il suo attaccamento ai colori biancocelesti a portarlo a casa. Abbiamo fatto slittare il suo tesseramento così da ingaggiarlo da comunitario. Sono sicuro di aver fatto un acquisto importante dal punto di vista umano: nel calcio parliamo sempre e solo delle doti tecniche, ma le partite non si vincono solo sul piano della qualità tecnica, ma soprattutto sul piano della qualità morale”.

NO AI PROCLAMI – “Ederson è ambizioso, sa quello che vuole. Parla cinque lingue, quindi ha un’apertura mentale che può essere utile se applicata nel calcio per costituire un valore aggiunto. Qualcuno mi dirà: ‘Presidente, bisogna parlare di calcio’, ma il calcio è questo. Qualcuno in questi anni ha dimenticato che il calcio deve essere fonte di insegnamento e punto di riferimento per valori e principi, anche attraverso i successi, ma questi si raggiungono grazie alle qualità tecniche e morali, allo spirito di sacrificio. Lui si sente a tutti gli effetti un cittadino italiano, e ha rivendicato questo ruolo: sono convinto che vorrà essere per la Lazio un elemento in più per raggiungere i nostri obiettivi. I proclami sono di moda a Roma, ma la società biancoceleste, piano piano, ha sempre raggiunto i suoi obiettivi”.

PROGETTO LAZIO – “Il progetto Lazio è partito con grande difficoltà 8 anni fa, ma oggi sta trovando riscontro reale, basato su una filosofia vincente rispetto ad un sistema che sta scricchiolando da tutte le parti. Ognuno di noi dovrà fare la propria parte per cambiarlo, anche voi giornalisti”.

PARLA EDERSON – Parola ad Ederson: “Buongiorno a tutti. Innanzitutto devo dire che oggi sono veramente felice, contento di essere un giocatore della Lazio. Come ha detto il presidente c’è stato un corteggiamento da qualche anno fa, e finalmente oggi per me si concretizza un sogno: giocare in Italia, in una grande società come la Lazio. Ringrazio il presidente per le sue parole, cercherò sul campo di dare il massimo assieme ai miei compagni per raggiungere i nostri obiettivi”.

“IO COME OLYMPIA” – “Il primo gol all’Olimpico? Mi immagino di festeggiarlo come quando ero ragazzo: volando come l’aquila Olympia. Immagino di festeggiarlo così. Per me è stato fondamentale sapere che avevo la stima della dirigenza laziale; negli ultimi mesi in Francia ho avuto tante proposte, parlandone sempre col mio manager, ma lui mi ha sempre detto di stare tranquillo perché la mia squadra doveva essere la Lazio. Da quattro anni mi corteggia, mi ha sempre fatto pensare che dovevo venire qui. Gli infortuni? Cose che succedono, ma ormai sono parte del passato: fisicamente sto bene al 100%, voglio giocare con continuità”.

RUOLO – “In campo sono un numero 10, dietro le due punte o spalleggiando l’unica punta. Sarà l’allenatore a decidere, per me conta aiutare la squadra. A Lione ho giocato in cinque ruoli, sempre cercando di fare del mio meglio. Nei prossimi giorni ci sarà la preparazione, mi troverò coi compagni per aiutare nel modo migliore. La Serie A? Ho sempre avuto grande stima per questo campionato. Era un mio obiettivo giocare qui, dove ci sono grandi squadre e campioni. Sono in una piazza importante, quindi difficile, ma le cose difficili diventano altrettanto belle quando vengono conquistate. Voglio lavorare con tanta umiltà”.

OBIETTIVI – “La Lazio è una grande società. Ammiro tantissimo tutto quello che ha fatto Lotito. L’accoglienza mi è piaciuta molto, anche l’organizzazione. Quando ho incontrato il presidente qualche giorno fa mi ha detto che dobbiamo vincere, e io sono venuto per vincere: assieme spero di fare un bel lavoro. So che la Lazio ha vinto Scudetti, Coppe Italia, quasi arrivando in Champions League l’anno scorso, quindi penso il nostro obiettivo sia arrivare tra le prime tre del campionato”.

HERNANES E BRASILE – “Coesistenza con Hernanes? L’ho conosciuto in Nazionale: è una grande persona, oltre che un campione. Avremo modo di giocare assieme senza nessun problema, l’importante è che tutto il gruppo si aiuti vicendevolmente, combattendo insieme per la squadra. I Mondiali? Ogni giocatore li sogna, figurarsi quando prendono luogo nel proprio Paese. Lotterò anche per arrivarci con la maglia del Brasile: se farò buone cose con continuità in biancoceleste, di conseguenza arriverà la chiamata della ‘Seleçao’. L’importante è dare il massimo con la squadra”.

GOL NEL DERBY? – “Ho già incontrato i tifosi biancocelesti, che mi hanno accolto benissimo anche su Twitter, augurandomi il meglio. La prima richiesta è stata ovviamente di fare un gol nel derby. Uno si aspetterebbe di voler arrivare in Champions o vincere lo Scudetto, invece la prima domanda è stata segnare nella stracittadina, quindi si vede che qui è molto sentito (ride, ndr). Sono un tipo tranquillo, mi piace stare a casa con la famiglia, ascoltare musica, ma in questi ultimi anni mi piace molto giocare con mio figlio quando non ho allenamenti e partite”.

NUMERO DI MAGLIA – “Ho una grande stima per la maglia numero 10: giocandoci in Nazionale sono diventato campione del mondo Under-17, inoltre l’ho indossato nel Nizza e nel Lione. E’ un numero mitico, indossato da tanti campioni: lo stimo molto, ma non è la cosa più importante. Ho chiesto alla società se sia possibile indossarlo, ma altrimenti mi piacerebbe giocare anche col 7″.

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