VIDEO SPECIALE SQUADRE NELLA LEGGENDA / Calciomercato.it lancia una nuova rubrica dal titolo ‘Speciale squadre nella leggenda’ che vi terrà compagnia durante l’estate. Ogni settimana verranno presentate e messe a confronto due formazioni che hanno scritto la storia del calcio, ripercorrendo i successi, analizzando gli allenatori, le tattiche, punti deboli e punti di forza, i propri campioni e gli stili di gioco. Nel primo numero il grande Milan di Capello 1993/94 e l’Inter 2009/2010 del ‘Triplete’.
MILAN 1993/94: L’APICE DELL’ERA CAPELLO – Classe, grinta, esperienza: nel Milan targato Fabio Capello c’era tutto questo e non solo. ‘Don Fabio’ è stato il creatore di un bellissimo e glorioso ciclo rossonero che dal 1991 si è concluso nel 1996, con quattro tricolori e soprattutto la Champions League. La stagione 1993 si apre subito con la vittoria della Supercoppa italiana contro il Torino a Washington con una rete di Simone. Ma il bello deve ancora venire. Dopo quattordici risultati utili consecutivi e il record di minuti seza gol di Seba Rossi, nell’aprile del 1994, grazie al 2-2- con l’Udinese arriva il quattordicesimo Scudetto, il terzo consecutivo con la Juventus che resterà a tre lunghezze di distanza. In Champions in cammino è di quelli trionfali: ai sedicesimi eliminato l’Aarau e negli ottavi il Copenaghen. Nella fase a gironi i rossoneri arrivano davanti a Porto, Anderlecht e Werder Brema e nella semifinale a gara unica successo netto (3-0) sul Monaco. Il 18 maggio la finalissima di Atene con il Barcellona è un trionfo: 4-0 con doppietta di Massaro, Savicevic e Desailly. L’unico neo, oltre ad una deludente Coppa Italia, restano le sconfitte in Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea (contro il Parma) ma la bacheca di Milanello si è arricchita e non poco e al presidente Berlusconi quest’epoca è quella alla quale resteranno legati i ricordi più belli. In campo era un Milan cinico dalla classe immensa. Una squadra fisica e quadrata, in puro stile Capello. I campioni poi facevano il resto. In porta il gigante Rossi. Tassotti, Maldini, Baresi, Costacurta resterà permolti la difesa più forte di tutti i tempi e come dare torto. Centrocampo un mix perfetto: Albertini il cervello, Donadoni la corsa, Desailly la fisicità e Boban la classe. Per l’attacco poi sono gli anni del tormeto di van Basten e della sua caviglia malandrina. Il campiona olandese di lì ad un anno darà l’addio al calcio. Quattro operazioni lo costringono ad alzare bandiera bianca all’età di 30 anni per il dispiacere di tutto il calcio. “Il calcio perde il suo Leonardo da Vinci” dirà Galliani. Ma Capello si potrà consolare con gente del calibro si Savicevic, Simone, Papin e Massaro (16 reti). Niente male per un Milan da record
Rosa Completa Milan 1993/1994: Rossi, Ielpo, Antonioli, Baresi, Costacurta, Galli, Maldini, Nava, Panucci,Sadotti, Tassotti, Verga, Albertini, Boban, Carbone, Cozza, De Napoli, Desailly, Donadoni, Eranio, Laudrup,Savicevic, Orlando, Guerzoni, Lentini, Massaro, Papin, Raducioiu, Simone, van Basten. All: Capello.
INTER 2009/2010: MOU E IL TRIPLETE – Dopo anni di purgatorio europeo finalmente i nerazzurri riescono a sollevare la tanto agognata Champions League. Per riuscire nella missione il presidente Moratti si affida a Josè Mourinho, lo ‘Special One’ l’uomo più indicato per questo tipo di incarico. L’anno prima il portoghese vince il tricolore ma sbatte contro il muro del Manchester United negli ottavi. L’estate del 2010 però è quella del drastico cambiamento nerazzurro: venduto Ibrahimovic al Barcellona a cifre stellari ecco che arrivano a Milano Eto’o, Sneijder, Milito, Thiago Motta e Lucio. Tutti protagonisti principali del ‘Triplete’. Fin dalle prime partite si capisce subito l’impronta tattica nerazzurra. Difesa ermetica e ripartenze micidiali con Sneijder a verticalizzare, Milito a finalizzare e uno straordinario Eto’o sempre più decisivo. Ma è in Europa che i nerazzurri incantano. Prima passano a fatica il girone andando a vincere nel recupero sul campo della Dinamo Kiev poi eliminano Chelsea, Cska e il grande Barcellona in semifinale. 3-1 a ‘San siro’ e 0-1 nel ritorno da cardiopalma in Spagna, con gli uomini di Mourinho in 10 per un tempo e mezzo. E in quei venti giorni c’è tutta la gioia interista. Il 5 maggio a Roma Milito regala la Coppa Italia contro i giallorossi, grande avversario di quegli anni. Il 16 vittoria di misura a Siena e 18esimo titolo in corso Vittorio Emanuele. Ma la grande attesa è per il 22 al ‘Bernabeu’ contro il Bayern Monaco. Un Milito stratosferico stende i tedeschi con una doppietta e regala il sogno agli interisti, che poi conquisteranno anche il Mondiale per Club nel gennaio seguente. Lacrime di gioia e di addio per ‘Mou’ che in estate passerà al Real Madrid chiudendo un ciclo storico e restando per sempre idolo della piazza nerazzurra. I successi di quell’Inter partono dalla difesa: Julio Cesar, Samuel Lucio, Zanetti e Maicon rappresentano una barriera incredibilmente solida. A centrocampo Cambiasso a fare muro, Thigo Motta e Stankovic negli inserimenti e poi lui, Wesley Sneijder, scartato dal Real, stagione da sogno e vero colpo del mercato estivo che si è rivelato il vero ago della bilancia. Se in attacco ci mettiamo il talento di Balotelli, un Milito da 30 gol e un Samuel Eto’o da inchino il gioco è fatto. Si, perchè vedere il camerunese aiutare da terzino in semifinale di Champions non è da tutti i fuoriclasse e l’unico che poteva riuscire a creare questo spirito forse era proprio Josè Mourinho.
Rosa completa Inter 2009/2010: Julio Cesar, Toldo, Belec, Cordoba, Samuel, Lucio, Zanetti, Chivu, Maicon,Materazzi, Santon, Cambaisso, Stankovic, Thiago Motta, Quaresma, Sneijder, Vieira, Muntari, Krhin, Mariga,Mancini, Eto’o, Milito, Pandev, Arnautovic, Balotelli, Suazo.
VIDEO – Milan-Barceloona: 4-0<iframe width=”600″ height=”315″ src=”http://www.youtube.com/embed/4_5Jhs654w4” frameborder=”0″ allowfullscreen></iframe>