EDITORIALE VETERE RADIOMILANINTER / MILANO – L”austerity’ del calcio italiano porta necessariamente le nostre squadre alla ricerca di offerte o occasioni sul mercato. In casa Milan, eccezion fatta per Ibrahimovic, si sta cercando di riportare il compenso di tutti i componenti della rosa sotto il tetto dei 4 milioni di euro annui. Un abbassamento degli ingaggi necessario, doveroso, per poter intervenire diversamente, con più risorse, sul mercato che aprirà i battenti ufficialmente a luglio. Salvo dolorose cessioni per fare cassa, la fonte principale di liquidi in casa Milan potrebbe arrivare proprio da qui. Facciamo i conti nelle casse del Milan. Il monte ingaggi, al lordo, nella stagione 2011/2012 si aggirava sui 160 milioni circa. Un’enormità per una squadra che deve fare a meno dei proventi derivanti da uno stadio di proprietà.
Gli addii dei senatori costituiscono un grosso alleggerimento per le casse di via Turati. Le partenze di Seedorf (3 mln), van Bommel e Zambrotta (3,5 mln ciascuno), Gattuso (4 mln), Nesta (2,5 mln), forse Aquilani e Taiwo (2 mln e 1,8 mln), Inzaghi (0,8 mln), Roma (0,5 mln) e la netta riduzione dell’ ingaggio proposta a Flamini (passerebbe da 4,5 a 1,3 mln), se dovesse accettare, porterebbero un risparmio sostanzioso: circa 54 milioni lordi.
Aggiungiamo ora il contratto appena firmato dai due nuovi arrivi a parametro zero, Bakaye Traoré e Montolivo (1 mln circa e 2,5 mln); il totale degli ingaggi al lordo sfiora i 113 milioni. Possiamo dunque verificare un risparmio di 47 milioni di euro, al lordo, annui. La situazione patrimoniale cosi delineata riguarda peró la stretta attualità, che ha visto diversi giocatori importanti lasciare, in attesa di veder riempite alcune caselle rimaste vuote.
Sicuramente Galliani e Braida effettueranno altri movimenti in entrata, con il conseguente aumento del tetto ingaggi attuale. Tuttavia, la politica ‘al ribasso’ intrapresa dai dirigenti rossoneri non prevede esborsi troppo onerosi ; il tesseramento di un paio di altri giocatori in estate non andrebbe dunque a inficiare pesantemente sull’ abbassamento del monte ingaggi ottenuto rispetto a quello della stagione appena conclusa.
Strategia valida, fortemente meditata e voluta da Berlusconi e Galliani, che cercano cosi soluzioni diverse dall’ ingresso di potenti sceicchi in società. In attesa che la situazione riguardante gli stadi si sblocchi, perché lottare su piú fronti ad armi impari comincia ad essere sfiancante.
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