Calcioscommesse, ESCLUSIVO Citarella su processo, Nocerina e Auteri

RADIOCALCIOMERCATO ESCLUSIVO CITARELLA NOCERINA / ROMA – Le indagini sul Calcioscommesse stanno stravolgendo ancora una volta il calcio italiano: oggi è in corso il primo processo che potrebbe determinare nuove classifiche finali per la stagione appena conclusa (clicca qui per seguire la diretta). A tal proposito RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Antonio Citarella, presidente della Nocerina, che ha paventato la possibilità di restare in Serie B a dispetto della retrocessione sul campo.

ILLECITI LEGALIZZATI – “Per come si stanno mettendo le cose, ci troviamo di fronte alla legalizzazione degli illeciti. Vengono richiesti dei patteggiamenti, le società di calcio si sono appellate all’articolo 24, che non contempla il patteggiamento. Il Grosseto, l’Ascoli e il Modena hanno richiesto il patteggiamento per 8 partite taroccate: ora si ritrovano con 6 punti di penalizzazione. Se l’anno prossimo i miei giocatori potranno taroccare 8 partite e avere una punizione del genere, non si potrà parlare che di illecito regolarizzato. Mi auguro che questo non avvenga, l’Italia ci farebbe una brutta figura”.

NOCERINA IN SERIE B – “La Nocerina in questo processo è parte terza: secondo noi ci dovrebbero essere delle penalizzazioni per diverse squadre, e visto che siamo arrivati terzultimi attendiamo quello che succederà. Se due società prendessero le giuste penalizzazioni, la Nocerina sarebbe riammessa in Serie B di diritto”.

AUTERI – “Il prossimo tecnico della Nocerina sarà Auteri: ho ben chiarito che io ho bisogno di capire che ci sia la possibilità di aprire la porta a chi volesse fare calcio con progetti e possibilità più importanti del mio. Se ciò non avverrà entro il 30 giugno non abbandonerò la nave e continuerò con i miei mezzi. Molto dipenderà da quello che uscirà fuori da questo processo: col calcio malato non varrebbe la pena fare sacrifici”.

J’ACCUSE DI CITARELLA – “A tre partite dalla fine eravamo in zona playout, alcune squadre non vincevano da 15 giornate e improvvisamente ce le siamo ritrovate nelle ultime tre a ridosso. Dichiarazione pesante? Me ne assumo le responsabilità. Non posso pensare che giocatori che hanno taroccato partite fino al 2011, non abbiano quest’anno avuto interessi a restituire favori che avevano malauguratamente lasciati indietro l’anno prima. La cosa assurda è che confessino e gli si riconosca la possibilità di patteggiare pene minime solamente quando si trovano di fronte ai fatti. Gli si concedono gratificazioni di 4-5 mesi di squalifica. Se dovessero essere confermate queste linee, il calcio italiano ne uscirebbe malissimo”.

PENTITI IN RITARDO – “I pentiti sono attendibili perché hanno avuto riscontri, però sono pentimenti a tempo. Acerbis e Turati erano stati ascoltati e non hanno ammesso nulla quattro mesi fa. Ora sono stati beccati: come possono avere degli sconti per aver collaborato ora e non quattro mesi fa? Mi auguro che non passi questa linea, i giudici hanno i capelli bianchi e tanta esperienza. Sarebbe un danno irreparabile”.

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