Calcioscommesse, Foschini (La Repubblica) su Criscito, Conte e inchiesta Cremona

CALCIOSCOMMESSE ESCLUSIVO FOSCHINI / ROMA – Nuovi sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse che sta portando avanti la procura di Cremona. Per fare il punto della situazione, RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Giuliano Foschini, giornalista de ‘La Repubblica’.

INCHIESTA – “Uno dei punti più bassi raggiunti dal calcio italiano. Per quanto riguarda Criscito, i giocatori sono dei simboli e devono avere la responsabilità della loro immagine. Complicato capire dove potrà arrivare l’indagine, certo che è già arrivata ad un punto di non ritorno. Si richiede una riflessione profonda al calcio italiano”.

RESPONSABILITA’ – “Si deve applicare il principio della responsabilità oggettiva: è punto fondante dello sport mondiale. E’ evidente che c’è bisogno di una via d’uscita, si era parlato di un’amnistia. Bisogna capire che si tratta di una situazione d’emergenza: come c’è la responsabilità oggettiva che punisce le società che non riescono a vigilare sui propri tesserati, è auspicabile che ci sia anche una responsabilità politica per gli organi che non riescono a vigilare sulle società”.

CONTE – “Conte è stato tirato in ballo da Carobbio, considerato testimone attendibile. Una situazione complicata, forse si necessita di nuove prove. Conte si è lamentato di non essere stato avvertito, non era un suo diritto. Bisogna attendere”.

ALTRI NOMI ILLUSTRI INTERESSATI – “Penso che molto di quello che doveva succedere, è già successo. Abbiamo visto una volante della polizia a Coverciano, un giocatore azzurro fotografato con dei malviventi quindi declinare la parola ‘altro’ è difficile. Tutto è possibile”.

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