Napoli, Grassani parla del ricorso dopo i fischi all’inno

 

NAPOLI GRASSANI SU FISCHI ALL’INNO / NAPOLI – Mano pesante del Giudice Sportivo, Giampaolo Tosel, contro il Napoli: la società di De Laurentiis è stata punita con ventimila euro di multa dopo che i tifosi napoletani hanno fischiato l’inno nazionale cantato da Arisa prima della finale di Coppa Italia. A ‘Radio Crc’ è intervenuto l’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, che ha parlato della possibile intenzione di fare ricorso da parte di De Laurentiis: “La SSC Napoli non ha ancora preso alcuna decisione in merito ad un eventuale ricorso. Ci sono sette giorni di tempo per decidere, ma per ora non è stata espressa alcuna volontà da parte del presidente. In linea generica ovviamente ci si può chiedere se il dissenso possa rovinare l’esecuzione dell’inno, ma c’è tutta una giurisprudenza sulla libera manifestazione di pensiero, anche in modo critico. Di contro però c’è da dire che in passato è stata punita la responsabilità oggettiva di una squadra quando non è stato rispettato il minuto di silenzio”. C’è una (remota) possibilità che i fischi fossero indirizzati ad Arisa, nota tifosa juventina: “In effetti quest’evento ha seguito dinamiche anomale, quindi una lettura alternativa della cosa ci potrebbe anche stare. Si deve solo stabilire se sia legittimo che un ascoltatore possa fischiare l’esecuzione di un brano, che sia un inno nazionale o una marcia funebre”.

A.P.

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