EDITORIALE SUGONI MAZZARRI MONTELLA LAZIO FIORENTINA / MILANO – Qualche pezzo del puzzle va a posto da solo. Come Sannino: per scrivere il suo nome accanto al quello del Palermo manca solo l’ufficialità. O come De Canio, sempre più vicino alla conferma con il Genoa. Poi stop. Perché sono tante le squadre ancora in cerca di allenatore. E anche gli annunci più definitivi, possono nascondere altro. Prendete Zeman: ha detto di voler restare a Pescara e il Pescara vuole tenerlo. Perfetto, se proprio il boemo non fosse diventato l’ultima – fortissima – tentazione della Roma. Il matrimonio tanto annunciato con Montella, fin qui non è stato mai celebrato: un po’ per le resistenze di Pulvirenti, un po’ proprio per i dubbi della Roma. Che valuta Villas-Boas, osserva Bielsa (Baldini e Sabatini in tribuna al ‘Vicente Calderon’ di Madrid per Barcellona-Athletic Bilbao, finale di coppa del Rey), ma sogna Zeman. La Fiorentina forse è stata la prima a pensare a lui. Ma ora che è stato trovato un nuovo ds (bentornato a Daniele Pradè) si dovrà prendere in fretta un’altra decisione: stringere con Ranieri (che ha già dato un ok di massima nonostante le offerte arrivate dal Wba e dal Qatar) oppure se aspettare ancora un po’ e continuare il giro di orizzonte? Magari anche per vedere come finirà proprio tra Montella e la Roma. Nell’altra metà di Roma intanto, sale la voglia dei tifosi della Lazio di capire come stiano andando le consultazioni di Lotito. Compito non facile. Congelato Zola, i contatti con Delneri, Gasperini ed altri non sembrano aver prodotto folgorazioni. Di Matteo resta sullo sfondo, ma la sua prima scelta resta la Premier League. Dunga è un’ipotesi. Ma ancora Lotito osserva. Anche situazioni che – solo all’apparenza – sembrano blindate. Mazzarri piace da morire, però ha il contratto con il Napoli fino al 2013 e intende rispettarlo – parole sue. Chissà cosa ne pensa De Laurentiis: lo scopriremo presto. Il solito incontro di fine stagione tra i due è fissato per martedì 29. Si parlerà del bilancio della stagione (ampiamente positivo). Di programmi e di…Insigne. Il presidente ha già fatto capire la sua idea: Insigne deve tornare a Napoli e deve tornarci per giocare. Dalla risposta di Mazzarri si capiranno molte cose. E in caso di addio, le soluzioni alternative che piacciono al presidente non mancano. Il solito Montella, o magari Reja, rimasto sempre in ottimi rapporti con De Laurentiis. E poi se Montella partirà davvero, a Catania arriverà Marino? Ficcadenti resterà veramente a Cagliari? Insomma i pezzi del puzzle delle panchine che non hanno ancora trovato il loro incastro sono tanti. Come mai successo prima d’ora a fine maggio. Il tempo in cui il calciomercato dei calciatori ormai è cominciato. Ma quello degli allenatori è ancora lontano dall’essere finito.
Alessandro Sugoni