ADDIO LUIS ENRIQUE PAOLO ASSOGNA / ROMA – Sono momenti caldissimi in casa Roma, dove è giunta ormai al capolinea l’esperienza di Luis Enrique. Ai microfoni di RadioCalciomercato.it, web radio ufficiale di Calciomercato.it, è intervenuto il giornalista di Sky Sport, Paolo Assogna, che segue costantemente quello che succede a Trigoria.
LUIS ENRIQUE – “Uscita con stile, perché l’ex Barcellona ha chiamato tutti a raccolta ed ha spiegato le sue ragioni ai giocatori. Sul campo non gli sono riuscite molte cose, ma vorrei sottolineare lo stile di Luis Enrique. Ha fatto i complimenti alla società e detto di non aver dato il cento per cento. Considera una grande sconfitta quella di andare via ed era molto provato nel comunicare a Totti e compagni la sua decisione. Il calcio non si costruisce con le brave persone ed è chiaro che bisogna voltare pagina anche se ci troviamo di fronte ad una persona davvero perbene. La Roma ha disputato una stagione altalenante, perdendo quella sana incoscienza delle prime settimane. Luis Enrique è stato bravo a rendersene conto e a non trascinarsi”.
MONTELLA – “Non c’è stata mai una bocciatura tecnica per Montella, ma solo un segnale di discontinuità rispetto al passato. Anzi, dal punto di vista tecnico i dirigenti giallorossi mi hanno più volte ribadito che Montella sarebbe stato l’allenatore ideale per portare avanti questo progetto. Quindi non lo considero un passo indietro della società rispetto al passato. Montella ha fatto benissimo a Catania, stabilendo il nuovo record di punti in serie A per la società etnea. Non bisogna parlare di ripensamenti, ma solo di ricostruzione, perché la Roma non ha invocato l’arrivo degli americani per arrivare settima”.