CAMPIONE RAGGI X MAICON/ ROMA – Il suo ‘siluro’ di domenica sera ha definitivamente scucito lo scudetto dalle maglie del Milan per consegnarlo all’altra nemica, la Juventus, che ha potuto cominciare i festeggiamenti sul terreno di gioco del ‘Nereo Rocco’ di Trieste. Da quando è arrivato all’Inter però, Maicon è riuscito, insieme ai suoi compagni di squadra, a creare un ciclo vincente che ha permesso ai tifosi nerazzurri di togliersi numerose soddisfazioni, con la conquista della Champions League in primis.
CARATTERISTICHE – Maicon Douglas Sisenando nasce a Novo Hamburgo (Brasile) il 26 luglio 1981. Terzino destro, ha come armi migliori rapidità, facilità nel saltare l’uomo, buona copertura in fase difensiva e, come nel derby di domenica, capacità nel trasformarsi in uomo gol.
BRASILE – Comincia la sua avventura calcistica all’età di 15 anni nelle giovanili del Gremio, dove resta per due anni prima di trasferirsi nel Criciuma. E’ qui che viene notato dai talent scout del Cruzeiro, che lo portano a maturare a Belo Horizonte, dove come compagno di squadra si ritrova Ronaldinho. Dopo una stagione insieme ai pari età, debutta con la maglia biancoblu, ritagliandosi fina dall’inizio uno spazio importante. In tutto saranno tre le stagioni passate nel Cruzeiro, nella quale il laterale destro vincerà un Campionato brasiliano, 2 Campionati mineiro e una Coppa del Brasile.
PRINCIPATO DI MONACO – La chiamata europea, visti i risultati, non tarda ad arrivare. Sbarca nel principato diMonaco nell’estate del 2004, l’anno seguente alla sconfitta nella finale di Champios League, e fin da subito risulta essere uno dei principali attori della squadra guidata da Didier Deschamps. Nella Ligue 1 colleziona un terzo e un decimo posto, oltre a buone prestazioni a livello internazionale. Troppo poco per un giocatore che nel dna ha la vittoria. Nel 2006, in seguito allo stravolgimento del calcio italiano del dopo Calciopoli, l’Inter decide di puntare anche su di lui per cominciare un ciclo vincente.
INTER – L’impatto con il nostro campionato è dei più felici: vince quattro scudetti consecutivi, oltre a tre Supercoppe italiane e due Coppe Italia, sotto la gestione prima di Mancini e poi di Mourinho. Il merito del brasiliano, insieme al resto della rosa, è quello di riportare l’Inter nei piani alti del calcio italiano. L’esterno fin dalle prime battute si è mostrato un colpo di mercato azzeccato grazie alle sue ottime prestazioni e al suo apporto, inatteso, in zona gol. L’apice il sudamericano lo raggiunge con la vittoria della Champions League nella notte di Madrid, coppa attesa nella Milano nerazzurra da più di 40 anni, e con la vittoria del Mondiale per Club. Dopo in casa Inter comincia un valzer di allenatori, alla ricerca affannata nel trovare il giusto equilibrio per la squadra: Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri e ora Stramaccioni, cinque cambi di panchina che hanno rotto l’armonia interna e il rendimento del gruppo, compreso quello di Maicon che ha passato le ultime due stagioni tra alti e bassi. L’acuto di domenica, nel derby, ha comunque sancito che il terzino destro brasiliano rimane uno dei più forti al mondo nel suo ruolo.
NAZIONALE – Il debutto con la nazionale verdeoro avviene nel 2003, in occasione della gara contro il Messico.Vince la Coppa America del 2004 e quella del 2007, in entrambi i casi battendo i rivali dell’Argentina in finale. La delusione rimane la mancata convocazione la Mondiale tedesco del 2006, mentre partecipa alla spedizione di Sudafrica 2010, segnando un gol nella gara inaugurale del Brasile vinta per 2-1 contro la Corea del Nord, avventura finita ai quarti di finale a causa dell’eliminazione ad opera dell’Olanda.