CASO ROSSI-LJAJIC, PAROLE DI CANIO / ROMA – Paolo Di Canio si schiera a spada tratta con Delio Rossi dopo l’incredibile aggressione dell’ex tecnico della Fiorentina ai danni di Ljajic. L’attuale manager dello Swindon Town prende a spada tratta le difese del suo ex allenatore ai tempi della Lazio: “Siccome so che Delio Rossi è un grandissimo uomo, una grandissima persona e un grandissimo professionista sapevo che c’era qualcosa sotto. Al di là delle parole che so che sono state dette, Rossi ha fatto anche poco. Quando si va a toccare il personale in quel modo, io il giocatore l’avrei lasciato per terra. Ci sono cose più grandi. Non si può fare i perbenisti su queste cose – ha detto Di Canio a ‘Radio Manà Manà’ -. Siamo personaggi pubblici e dobbiamo stare attenti, è vero, ma vi posso garantire che Delio Rossi è stato fin troppo calmo: e anche avessi visto soltanto l’applauso ironico di Ljajic, l’avrei capito lo stesso”.
“In un contesto del genere in un momento delicato, un allenatore che lavora 24 ore al giorno, che ci mette il cuore, la passione, e conoscendo anche la passione e il trasporto del pubblico di Firenze, con il rischio di far retrocedere una città intera, e aggiungendo anche il fatto che Ljajic aveva sbagliato un rigore con l’Inter qualche giornata prima senza sentirsi responsabile, e che Rossi gli stava comunque dando un’altra possibilità nonostante non avesse dimostrato niente, lui si è permesso di fare un applauso ironico, sbeffeggiandolo in pubblico. Io l’avrei preso per il collo. Magari nello spogliatoio però sarebbe stato legittimo anche in quel caso. E già senza sapere le sue parole gravissime, sarei stato di per sé con Delio Rossi – ha proseguito Di Canio -. Questi ragazzini che guadagnano milioni di euro e che si sentono uomini quando vanno in giro con il macchinone e o l’orologione, devono essere uomini anche nell’approccio alla vita e al lavoro. Devono crescere in fretta e imparare l’educazione in fretta perché anche loro fanno parte di questo circo. Altrimenti qualche schiaffone gli fa bene”.
TRIONFO JUVE – Di Canio parla anche corsa scudetto con il trionfo della Juventus: “Meritano di più i bianconeri rispetto al Milan. Non avere le coppe è stato importante per tenere uno stato di forma fino alla fine, ma Conte ha regalato un’intensità superiore anche in allenamento -ha spiegato -. Volontà e furore agonistico abbinate ad individualità tecniche hanno fatto la differenza. Conte ha contribuito in maniera determinante, con il sostegno della società e di uno stadio che può essere decisivo in particolari momenti della stagione”.
G.M.
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