ROMA LAZIO ESCLUSIVO COCHI STADI PROPRIETA’ / GROTTAFERRATA – E’ andato di scena oggi il ‘Memorial Giorgio Chinaglia‘ a Grottaferrata, in provincia di Roma. Tra le personalità presenti all’evento, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Alessandro Cochi, Consigliere Delegato alle Politiche Sportive di Roma, che ci ha parlato della situazione relativa alla legge sugli stadi di proprietà, tematica che interessa in primo piano sia il mondo biancoceleste che quello giallorosso.
Qual è la situazione sulla legge per gli stadi di proprietà?
“Noi come Comune di Roma attendiamo la legge, che dovrebbe essere ormai agli sgoccioli. Purtroppo la crisi di governo non ha aiutato la velocità con cui la legge dovrà essere tradotta dai comuni. A Torino è stato fatto uno stadio con le leggi ordinarie: nella capitale questo non è possibile, ma stiamo attendendo entro giugno che Roma e Lazio individuino quantomeno le aree, per far sì che una proposta fattibile, proporzionale tra cubatura sportiva e commerciale, possa approdare nelle aule, dato che per fare uno stadio servono i consensi di Comune, Regione ed enti predisposti”.
CITTADELLE DELLO SPORT – “E’ giusto che Roma e Lazio patrimonializzino, così da poter competere per i primi tre posti del campionato. Vogliamo essere fiduciosi: si è perso molto tempo non per colpa dell’amministrazione capitolina, ma perché la Roma ha cambiato proprietà. La nuova dirigenza con un advisor americano sta lavorando su delle proposte in queste settimane, sicuramente su terreni privati e non pubblici, comunali. Non saranno stadi, ma qualcosa di più: vere e proprie cittadelle dello sport. Roma merita due stadi di proprietà, dove ci sia quella cultura sportiva grazie anche alla presenza delle società, e di quelle situazioni che non avvengono solo durante la partita ma nell’arco della settimana”.
Si è parlato di Montecompatri per la Roma e di Valmontone per la Lazio.
“Rispetto Grottaferrata per questa bellissima iniziativa in onore di Giorgio Chinaglia, ma mi permetto di dire che sia la tifoseria biancoceleste che quella giallorossa sono molto attaccate ad essere le squadre di Roma, con tutto il rispetto per quelle zone che pur hanno tanti tifosi, come i Castelli, Montecompatri, Valmontone. Una cosa è stare poco fuori dal Grande Raccordo Anulare, un’altra è trovarsi a 20-30 km dalla città: penso che ai tifosi non farebbe piacere, anche se capisco che un terreno al di fuori del GRA sia più facilmente reperibile rispetto ad una città che, anche da piano regolatore, è stata abbastanza ‘usata’. Qualcosa di vicino, come la Tiberina per la Lazio, può andar bene, ma penso che le due società dovrebbero scartare altre ipotesi. La Provincia di Roma ha molte più comodità come collegamenti di ferrovie e strade, però Lazio e Roma devono rimanere nella Capitale o nei suoi pressi“.