Genoa, Preziosi su Serie B, Siena e futuro

Enrico Preziosi

GENOA SIENA PREZIOSI SERIE B / GENOVA – É stata una settimana piuttosto intensa per il Genoa. Prima la sconfitta contro il Siena e la dura contestazione dei tifosi, con tanto di maglie tolte dai giocatori, poi il cambio di allenatore e l’arrivo di De Biasi, infine il ko contro il Milan e l’incubo della Serie B sempre più reale. Difficile prendere fiato in questo momento per Enrico Preziosi. “Ho commesso degli errori, mi dispiace, me ne sono scusato. Rivendico però il diritto di sbagliare. Penso ad alcuni campionati dell’Udinese, della Lazio, vicine alla Serie B e poi di nuovo in Europa. Nel calcio ci sono gli imprevisti. – le parole del patron rossoblu a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Io in questa rosa credevo, anzi ci credo. La guardo e penso che se tolgo Milan, Juventus, Inter, Napoli e Roma non la cambio con nessuno. Purtroppo non ha funzionato. In questi giorni ho visto negli occhi dei giocatori lo spirito giusto. Per questo credo fermamente nella salvezza. Contro il Milan ho rivisto il mio Genoa, condannato dagli errori di Gervasoni, uno che ci aveva sempre portato fortuna. In questi anni ho ripianato conti per 140 milioni di euro. La società è solida, abbiamo appena firmato l’acquisto del terreno di Cogoleto per il centro sportivo, sarà un altro investimento di alcuni milioni. Non posso pensare di restare non essendo gradito. Ai tifosi dico di non agitarsi, basta che mi scrivano uno striscione: Preziosi vattene, se sarà appoggiato da buona parte dello stadio io me ne andrò”.

Quello che è successo durante la gara con il Siena è ancora ben vivo nella testa di tutti. “Io apprezzo la parte sociale dell’impegno ultras e l’ho sempre appoggiato. Non posso tollerare che sfoci nella violenza. Ho ricevuto bacchettate da tutti, quelle più mortificanti dalle istituzioni. Io rispondo facendo un invito: smettiamola di considerare i presidenti come il male, noi investiamo in sofferenza e soldi. In Lega manca l’armonia per fare le cose, ma con l’aiuto degli altri potremmo farcela. Sediamoci ad un tavolo, con le istituzioni, il Coni, pure chi si occupa dell’ordine pubblico. Vorrei che Petrucci partecipasse ad una nostra assemblea, e pure Abete. Basta scontri, Lotito e Petrucci si chiariscano, siamo stufi di liti”.

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