SIENA, ESCLUSIVO GIUSEPPE SANNINO / SIENA – Quella di ieri è stata una delle pagine più brutte della storia del calcio italiano per quanto visto a Genova, ma sotto i riflettori c’è anche la grande prova del Siena, che si è imposto per 4-1 allo stadio ‘Luigi Ferraris’. Ai microfoni di RadioCalciomercato.it, web radio ufficiale di Calciomercato.it, è intervenuto il tecnico dei bianconeri, Giuseppe Sannino, per commentare la prova dei suoi, la volata per la salvezza e altri argomenti:
SALVEZZA – “Mancano ancora cinque partite, anche se il grosso è stato fatto. Il Lecce sta andando alla grande e quindi siamo tutti costretti a dare di più sino all’ultimo. Non bisogna guardare il rendimento delle altre compagini, ma pensare a se stessi, senza fare calcoli. Io penso sempre e solo alla mia squadra. E’ un campionato strano, con parecchi passi falsi di squadre che sulla carta avrebbero dovuto vincere senza problemi, ma i nodi verranno al pettine. Complimenti? Ne ho ricevuti tanti, ma il complimento più importante è quello di essere un uomo. Ho a disposizione un grandissimo gruppo e siamo fiduciosi. Questa è una delle annate più belle della mia vita, ma vorrei complimentarmi soprattutto con i miei giocatori, che hanno dato tutto in campo”.
PROTESTA ULTRAS – “Non mi aspettavo una situazione del genere, soprattutto nei giorni in cui è successa una tragedia così grande come quella della morte di Morosini. Ci sono organi competenti che decideranno comunque il da farsi. L’immagine che mi ha colpito di più? Le lacrime di Mesto mi hanno lasciato senza parole. Ma anche quanto accaduto sugli spalti non è degno di uno stadio di calcio e di un campionato come il nostro”.
PROSSIMO TURNO – “La gara con il Bologna va affrontata con grande derminazione, non ammetto cali di concentrazione. Avversario più temibile? Diamanti ha grandissime qualità, come Di Vaio, anche se mi soffermerei piuttosto sull’organizzazione difensiva della squadra di Pioli“.
FUTURO – “Sogno di poter lavorare in un contesto come questo, anche perchè ho ancora un anno di contratto con il Siena. Devo ringraziare il presidente Mezzaroma e Perinetti che mi hanno concesso questa importante chance. Non dimentico mai da dove sono arrivato e rimango con i piedi per terra. Esperienza all’estero? Sono già stato in America, dove ho cercato di trasmettere le mie idee. Il modo di giocare a calcio è diverso, ma la cultura è la stessa proprio come la professionalità sul campo. Il calcio inglese mi ha sempre affascinato, mentre quello spagnolo è molto più simile al nostro. Ora, però, voglio pensare al Siena e alla salvezza”.