Genoa-Siena, Abete: “Inaccettabile che abbiano avuto le maglie dai giocatori”

GENOA SIENA PREZIOSI ABETE / GENOVA – Non riesce a trovare pace il calcio italiano. Dopo il dramma Morosini la speranza di tutti era quella di una domenica di “normalità” ed invece è uscito fuori il lato peggiore del pallone di casa nostra: i fatti di Genoa-Siena sono l’ennesimo caso spinoso che la Figc è chiamata a rosolvere. I giocatori ostaggi di 100 persone, con tanto di magliette consegnate quasi in segno di resa. Un episodio gravissimo per Giancarlo Abete. “Sono episodi che non dovrebbero accadere, da noi manca cultura della sconfitta. Quello che è inaccettabile è che abbiano avuto le maglie dai giocatori: una resa vergognosa. – ha detto il presidente federale a ‘Radio Anch’io lo Sport’ – La mglia non si disonora perdendo una partita ma nel momento in cui si consegna al dileggio di soggetti che non meritano nulla. Come fanno ad essere in circolazione se, come dice Preziosi, si tratta sempre delle stesse persone? In ogni caso non vedo similitudini con i fatti di Roma del 2004: lì si creò un’assurda spicosi, accuse incredibli verso la Polizia, non furono poche persone a creare tutto ma un po’ tutti gli spettatori vennero colpiti da quella atmosfera”.

Abete denuncia poi la mancanza di coraggio da parte di alcune società, vittime nei confronti degli ultras. “Non è pensabile che il calcio ceda al ricatto di persone facilmente individuabili. Queste situazioni, però, vanno denunciate: non si può dire che tutti conoscono queste persone ma poi non si fa niente. Basta con la tolleranza e l’accettazione, altrimenti le società non possono stupirsi che poi accadono queste cose. Basta con l’omertà. Non si tratta di conoscere tutti i tifosi per nome, chi commette questi reati sono sempre gli stessi: sono persone riconoscibili, le cose non vanno a posto da sole ma vanno denunciate questi episodi inaccettabili”.