ARRIVO AL MILAN – “E’ stata una settimana difficile. Mi sentivo un po’ come Viktor, il protagonista di “The Terminal”: avevo già firmato il contratto, ma il Milan mi aveva chiesto di aspettare. Non è stato facile: uscivo solo per allenarmi e per mangiare, però sapevo che ne sarebbe valsa la pena. Mi sono sempre detto: il Milan è il mio sogno, devo correre il rischio”.
RISCATTO – “Sto vivendo un sogno e giocherò tutte le mie carte per restare qui. Credo di aver già dimostrato di poter stare in questo gruppo. Qui la concorrenza è tanta e quando ti capita l’occasione non devi buttarla via. Io ogni volta che sono entrato ho fatto bene e ho ancora sei partite: perché non dovrei essere tranquillo? Compatibilità con Ibrahimovic? Sì. Finora ho giocato quasi sempre con Ibra. Io so adattarmi: sono un uomo d’area ma so muovermi ovunque”.
SCUDETTO – “Abbiamo un punto di svantaggio e 18 a disposizione: la Juve qualcosa perderà, noi dobbiamo farli tutti e mettere pressione. Se non ci fossero stati i gol non visti di Muntari con la Juve e Robinho a Catania adesso saremmo a +3, ma nulla è perduto”.
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