CAMPIONE RAGGI X SCHWEINSTEIGER / ROMA – “La vendetta è un piatto che si serve freddo”: così recitava qualche anno fa un film Western di Pasquale Squitieri, così spera di recitare prossimamente il campione del Bayern Monaco Bastian Schweinsteiger. Dopo una stagione falcidiata dagli infortuni, nelle prossime settimane il centrocampista avrà l’occasione per cercare la rivincita contro gli avversari che forse gli hanno regalato i dispiaceri peggiori della sua carriera: José Mourinho e la Nazionale spagnola. Il primo se lo ritroverà di fronte affrontando il Real Madrid nella semifinale di Champions League. La Spagna, invece, sarà la squadra che spera di sfidare e di battere nei prossimi Europei in Ucraina e in Polonia, una squadra che nel recente passato ha sconfitto Schweinsteiger e la sua Germania in due appuntamenti importanti, come la finale di 2008 a Vienna e la semifinale dei Mondiali in Sudafrica. Due avversari ancora oggi fortissimi, che Bastian vuole riuscire a battere per conquistare gli ultimi due trofei della sua ricca bacheca: la Coppa dei Campioni con il club e gli Europei o in futuro il Mondiale con la sua Nazionale.
CARRIERA – Nato il 1 agosto del 1984 a Kolbermoor, in Baveria, Schweinsteiger coltiva da bambino la passione per lo sci alpino. Lo sport che ama di più è però il calcio e così nel 1998 entra a far parte delle giovanili del Bayern Monaco, da sempre uno dei club più importanti del calcio tedesco. Dopo aver vinto il Torneo Primavera nel 2002, viene inserito prima nelle Riserve e poi nello stesso anno, è notato dal tecnico della Prima squadra, Ottmar Hitzfeld, che a novembre gli offre la possibilità di esordire in Champions League. Nella sua prima stagione da giocatore professionista mette a segno due reti in quattordici presenze e soprattutto conquista con il Bayern i primi due successi della sua carriera: la Bundesliga e la Coppa di Germania. Da quel momento in poi, il suo processo di crescita si conferma di anno in anno: le sue apparizioni infatti raddoppiano così come i suoi gol, in totale quattro sia nella stagione 2003-04 che in quella 2004-05. Con l’approdo in Baviera di Felix Magath, poi, Schweinsteiger conosce la sua definitiva consacrazione, che coincide con la vittoria di altri due titoli Nazionali. Passano gli allenatori (dopo Magath alla guida tecnica torna Ottmar Hitzfeld, poi sostituito da Jupp Heynckes prima e da van Gaal poi), ma non cambiano le sue prestazioni, tanto che, insieme a Philipp Lahm, diventa presto uno dei nuovi idoli dell’Allianz Arena. Nel 2009-10 si rende protagonista di una stagione a dir poco entusiasmante: oltre alla quinta affermazione in Bundesliga e in Coppa tedesca, Schweinsteiger e il suo Bayern sfiorano uno storico ‘Triplete’ nella ormai nota finalissima di Madrid, vinta, come ricordato in precedenza, dall’Inter di José Mourinho.
NAZIONALE – A dar lustro alla sua fama, sono anche le performance con la maglia della Nazionale. Dopo l’esordio nell’Europeo del 2004, Bastian Schweinsteiger mette in mostra il suo valore a cominciare dal Mondiale del 2006, disputato proprio in Germania. Titolare inamovibile nel 4-4-2 di Jürgen Klinsmann, firma i suoi primi gol in una competizione internazionale nella finale per il terzo e quarto posto contro il Portogallo. Con il nuovo corso Loew, si afferma in una squadra completamente ringiovanita che, nell’edizione successiva dell’Europeo, quello del 2008 in Austria e in Svizzera, riesce a contendersi fino all’ultimo la finale contro i campionissimi della Spagna. Le ‘Furie Rosse’ si confermano un vero e proprio ‘spauracchio’ per Schweinsteiger e compagni anche nel Mondiale successivo, quello in Sudafrica. Il brillante cammino della Nazionale di Joachim Löw questa volta s’interrompe in semifinale, ma Bastian può comunque consolarsi con la candidatura nella Top 11 della rassegna intercontinentale.
RUOLO – Inizialmente utilizzato nelle Riserve del Bayern Monaco come terzino sinistro, è con Ottmar Hitzfeld che Schweinsteiger scopre il ruolo che lo ha reso celebre: ala o esterno offensivo. Bravo tecnicamente e molto pericoloso con i tiri dalla distanza, Bastian è stato ‘reinventato’ da van Gaal regista davanti alla difesa per la sua ottima visione di gioco. Qualunque zona del centrocampo occupa, insomma, il suo rendimento è sempre eccellente.
FUTURO – Recentemente, in una lunga intervista al quotidiano ‘Kicker’, ha pubblicamente chiesto alla società bavarese di rinforzare la squadra per la prossima stagione con almeno due acquisti. Nonostante il corteggiamento nella scorsa estate di Milan e Manchester United, infatti, la sua intenzione è quella di continuare a vincere tutto quello che c’è da vincere nella terra dove è nato e cresciuto. Il suo contratto, inoltre, scade nel 2016. Vederlo con un’altra maglia diversa da quella bavarese, al momento, appare un’ipotesi piuttosto difficile; a meno che le ambizioni di Schweinsteiger non dovessero più coincidere con quelle del suo amato Bayern.