Dramma Morosini, esclusivo Macalli: “Senza defibrillatori non si gioca”

Il calcio in lutto (Getty Images)

DRAMMA MOROSINI ESCLUSIVO MACALLI / ROMA – Continua il dibattito sulle possibili contromisure da attuare e sulle emergenze da affrontare, dopo il dramma della morte di Piermario Morosini. In esclusiva ai microfoni di ‘Radiocalciomercato.it, il presidente della Lega Pro, Mario Macalli ha fatto il punto della situazione: “La giornata di stop è stata decisa per riflettere, per darci la possbilità di fare qualcosa in più rispetto a quello che già facciamo.”

NECESSITA’ UNITA’ PRONTO SOCCORSO – “Non ho mai avuto dei dubbi sulla preparazione delle società diLega Pro, un mese fa durante una riunione abbiamo parlato con le squadre sui defibrillatori, domenica sera in funzione di questa tragedia ho fatto una lettera a tutti i presidenti per sapere se tutte le società fossero munite di defibrillatori e di persone in grado di farlo funzionare: ove nn ci fossero le partite nn si possono giocare perchè la regola è questa.”

POSSIBILI SOLUZIONI – “Per giocare a calcio nel gioco professionistico bisogna rispettare delle norme, chi le rispetta gioca altrimenti è giusto non si faccia. Queste tragedie ci ricordano a tutti che ci sono 700 mila tesserati e bisogna salvaguardare la sicurezza, in Italia siamo avanti ma bisogna migliorare comunque. Una possibile soluzione sarebbe quella di fare un esame sull’utilizzo del defibrillatore per i nuovi allenatori, la federazione può dedicare le proprie risorse per mettere in condizione di lavorare al meglio.”

MORTE MOROSINI – “Non conoscevo Morosini, ma le immagini della sua morte sono impressionanti, alcune cose credo succedano perchè devono succedere, ma tutto sarà chiaro quando gli esami saranno conclusi. È una cosa che ha sconvolto tutti, un ragazzo segnato dalla sfortuna nella sua vita.”

ACCORDO CON FEDERAZIONE MEDICI SPORTIVI – “Nel mondo professionistico ci sono tante cose che devono essere messe in linea; da domenica sera siamo in contatto con la federazione medici sportivi, abbiamo chiesto di firmare un protocollo d’intesa per fare dei corsi con i rappresentanti delle nostre società per istruire e specializzare i nostri massaggiatori e fisioterapisti.”

TECNOLOGIA IN CAMPO – “Io vengo da un calcio abbastanza anziano, non sono mai stato favorevole alla tecnologia, la bellezza del calcio sta anche nel fatto che ci possono essere delle questioni dovute a sfortuna o fortuna. Ora ci sono anche i giudici di linea, non vedo di buon occhio i cambiamenti nel calcio, sono d’accordo con Platini. Però il calcio è globale, non bisogna pensare solo alle coppe europee o alla serie A, le regole devono essere uguali per tutti, anche per le categorie inferiori.”

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