Campioni ai Raggi X: Xabi Alonso

Xabi Alonso (Getty Images)

XABI ALONSO RAGGI X / ROMA – Ora che la Juventus ha in rosa il miglior regista italiano in attività, Andrea Pirlo, i tifosi bianconeri potranno leggere questo articolo con molto meno rammarico rispetto a prima. Da quando, nel 2008, Xabi Alonso sfiorò solamente il passaggio al club juventino, sono infatti passati ormai diversi anni e di acqua ne è passata tanta sotto i ponti.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Centrocampista centrale assolutamente completo, lo spagnolo è dotato di una tecnica di calcio sopraffina che gli permette di effettuare tiri e passaggi potenti e precisi. Tutto questo, abbinato ad un’eccelsa visione di gioco, lo rende uno dei migliori registi attualmente in circolazione.

LA CARRIERA – Figlio d’arte (il padre, Miguel Angel Alonso, è un ex calciatore del Barcellona), nasce in una piccola cittadina basca chiamata Tolosa il 25 novembre 1981. Anche suo fratello maggiore, Mikel, gioca a calcio mentre un altro fratello, Jon, è arbitro.
Cresce calcisticamente nelle giovanili della Real Sociedad ed è qui che, dopo una parentesi in prestito all’Elbar nel 2000, si fa conoscere al grande pubblico. Sotto la direzione tecnica di John Toshack diventa il capitano del club e lo guida, nel 2002/2003, al secondo posto nella Liga a soli due punti dal Real Madrid. La stagione successiva è vissuta tra alti e bassi: la squadra raggiunge gli ottavi di finale di Champions League (eliminata dal Lione) ma finisce mestamente in 15esima posizione in campionato.
Ad agosto 2004 si trasferisce al Liverpool per una cifra vicina ai 13 milioni di euro. Dopo un breve periodo di ambientamento, il centrocampista diventa inamovibile nello scacchiere tattico dell’allenatore Rafa Benitez. La più grande gioia nei 5 anni disputati con la maglia dei ‘Reds’ è sicuramente la vittoria della Champions League del 2005 nell’incredibile finale di Istanbul contro il Milan (lo spagnolo contribuisce alla rimonta con il decisivo gol del pareggio). Altri successi raggiunti in Inghilterra sono la Supercoppa Europea nel 2005 e la Fa Cup e la Community Shield l’anno seguente. L’amarezza più grande è invece la sconfitta in finale di Champions League, sempre contro il Milan, nel 2007.
Nell’estate del 2009, dopo 210 presenze nel Liverpool (e 19 reti), passa al Real Madrid per circa 30 milioni di euro. Nonostante la folta concorrenza, riesce a ritagliarsi uno spazio importante anche nelle ‘Merengues’ con la cui maglia nel 2011 vince la Coppa del Re e, nella stagione attuale, si appresta a conquistare la Liga.

IN NAZIONALE – Il debutto nelle ‘Furie Rosse’ avviene nel 2004 nel corso di un’amichevole vinta contro l’Ecuador. Diventato una pedina insostituibile nella formazione della Spagna, resiste nel ruolo di titolare alla concorrenza, tra gli altri, di Cesc Fabregas. Durante i Mondiali del 2006 segna la sua prima rete in nazionale nella sfida contro l’Ucraina. Partecipa, da protagonista, alla vittoriosa spedizione iberica agli Europei del 2008 e ai Mondiali del 2010.

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