ROMA FIORENTINA LUIS ENRIQUE CONFERENZA / ROMA – E’ un Luis Enrique agguerrito quello che vuole scendere in campo contro la Fiorentina nella sfida di domani. La Roma avrà a che fare con un importante crocevia casalingo: da una parte la volontà di arrivare in Champions League, dall’altra quella di salvarsi ad ogni costo. Nella consueta conferenza stampa della vigilia il tecnico giallorosso ha dichiarato: “Entrambe le squadre dovranno stare attente: i viola arrivano da un momento difficile, e a fine campionato bisogna aumentare la concentrazione. La squadra ha fatto cose buone, altrimenti non staremmo lottando per il terzo posto. La discontinuità è visibile. De Rossi? Può fare il regista, l’interno e il centrale: per me contare su giocatori in grado di ricoprire più ruoli è importante. Totti è unico, non so come catalogarlo. Si è sempre messo a disposizione della squadra, ha tantissima esperienza e gestisce da solo tante situazioni in partita. Interpreta il calcio meglio del 95% dei giocatori. Non parla tanto, ma il cuore che ci mette rende tutto più facile per tutti”.
“Il tifo è stato fondamentale con l’Udinese. I ragazzi si sforzavano e questo mi ha fatto piacere. E’ normale essere arrabbiati dopo qualche figuraccia, ma serve fiducia e i tifosi la stanno dando al 99%. Marquinho? Acquistare ed ambientarsi a gennaio è difficilissimo. Per noi è stato importante: salta l’uomo, verticalizza, calcia bene. E’ stato un grande acquisto. La proprietà? Domani compirà un anno. Ha fatto tutto bene, tranne prendere questo allenatore!“
“Purtroppo o vinciamo o facciamo figuracce. Quindici vittorie sono tante, ma dobbiamo diminuire le sconfitte. La squadra però è giovanissima e nei prossimi anni crescerà. La differenza in Serie A quest’anno è minima: si possono vincere cinque gare di fila e perderne altrettante. Domani ci servirà una squadra arrabbiata. La Fiorentina ha altissima qualità, non è preparata per quella posizione di classifica. Bojan? Lasciamo in pace i giovani, a giocare e lavorare”.