Campioni ai Raggi X: Esteban Cambiasso

Esteban Cambiasso (Getty Images)

CAMBIASSO RAGGI X / ROMA – Nella stagione probabilmente per lui più deludente da quando è arrivato in Italia, il gol realizzato al minuto 64’ a Trieste ha rappresentato per Esteban Cambiasso molto più che la rete del pareggio contro il Cagliari. E’ stato il suo modo per dire che non è ancora pronto ad abdicare, a lasciare il posto da leader del centrocampo interista conquistato in tanti anni di fatica e sudore. Quel gol sta a significare che il ‘Cuchu’ è ancora vivo e forte, pronto a proseguire la sua carriera a Milano e diventare, Zanetti permettendo, il nuovo capitano nerazzurro.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Completo e versatile, nasce come centrocampista difensivo ma la sua incredibile intelligenza tattica e la discreta tecnica di base fanno di lui un eccellente incursore ed un buon regista. Vero uomo ovunque, recupera palloni e ‘buca’ la rete avversaria con la medesima disinvoltura. Dotato di grande personalità, già in campo studia per diventare allenatore guidando da vero leader i compagni di reparto.

LA CARRIERA – Nato a Buenos Aires il 18 Agosto 1980, inizia nelle giovanili dell’Argentinos Juniors ma già a 16 anni si trasferisce in Spagna nella ‘cantera’ del Real Madrid. Nel 1998 torna in Argentina e fa il suo debutto da professionista con la maglia dell’Independiente, collezionando in tre stagioni 98 partite e 14 reti.  Dopo un anno trascorso nel River Plate (in cui vince il Campionato di ‘Clausura’), nel 2002 il Real Madrid lo richiama alla base.
L’esperienza con le ‘merengues’ non è certo esaltante per il centrocampista, che in tre stagioni viene impiegato solo 41 volte. Nonostante ciò, la squadra ed il giocatore conquistano importanti trofei: 1 Liga, 1 Supercoppa di Spagna, 1 Supercoppa Uefa e 1 Coppa Intercontinentale.
Nell’estate del 2004, il ‘Cuchu’ si trasferisce all’Inter a parametro zero. Come rapporto qualità/prezzo, l’argentino si rivelerà probabilmente il miglior acquisto di sempre della gestione Moratti. In Italia, infatti, il centrocampista torna ad incantare per qualità di gioco e continuità diventando mese dopo mese sempre più un perno insostituibile del centrocampo interista. Passano gli anni e cambiano gli allenatori ma il nome di Cambiasso non manca mai nell’undici titolare. 341 sono le presenze in maglia nerazzurra,  41 le reti messe a segno. Nella sua esperienza italiana il mediano vince la bellezza di 5 Scudetti, 4 Supercoppe Italiana, 4 Coppe Italia, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club.
Il 21 Agosto 2010, nel secondo tempo del match di Supercoppa Italiana contro la Roma, indossa per la prima volta la fascia di capitano. Erede designato di Javier Zanetti in nerazzurro, nonostante il recente periodo di appannamento nelle gestioni Gasperini e Ranieri rimane il vero ed unico ‘capitan futuro’ della formazione meneghina.

IN NAZIONALE – Con la maglia dell’Argentina, Cambiasso ha all’attivo 2 Campionati SudAmericani ed un Mondiale Under 20. Fa il suo debutto in nazionale maggiore nel 2000 e vi rimane fino alla gestione Maradona che, preferendogli nel ruolo Javier Mascherano, lo esclude dalla lista dei convocati per la fase finale dei Mondiali del 2010. Con l’allontanamento del ‘Pibe de Oro’ dalla panchina ‘albiceleste’ e l’insediamento di Batista, il ‘Cuchu’ torna stabilmente nella lista dei convocati argentini.

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