CATANIA-MILAN DE PAOLA TUTTOSPORT / TORINO – Le polemiche di Catania e l’utilizzo della tecnologia in campo arbitrale, alcuni dei temi affrontati in esclusiva ai microfoni di RadioCalciomercato.it dal direttore del quotidiano ‘Tuttosport’, Paolo De Paola. “Si può dire che gli arbitri italiani sono scarsi, tutto è legittimo, per il resto credo che ci sia un limite umano e fisico che una macchina potrebbe ovviare in qualche modo, la tecnologia aiuterebbe”, le parole del direttore del giornale torinese.
GOL NO GOL MILAN – “Alcune immagini tv fanno anche vedere che non era gol, non c’è una ripresa che dimostri che la palla sia entrata totalmente, le esternazioni di Conte e Marotta erano normali, così come fanno tutti gli allenatori e i dirigenti senza dire che era un disegno anti Juve, la reazione del Milan è stata spropositata e sbagliata, è paradossale che il Milan se la prenda con la Juve per gli errori che ha subito, sono assurde le proteste di Allegri e Galliani, anche se il dirigente rossonero ha preso le distanze dalle dichiarazioni del suo tecnico”.
FIDUCIA AGLI ARBITRI – “Dobbiamo aver fiducia che l’arbitro sappia sopportare il peso di una partita di calcio, bisogna fermarsi a questo punto senza allargare il campo a sospetti fastidiossimi”.
CAMBIO VERTICI CALCISTICI – “C’è una dipendenza degli arbitri dalla Figc e dalla Lega, dovrebbe modificarsi il settore arbitrale e diventare un’entità a se stante, c’è un pò di staticità da parte di chi governa il mondo arbitrale, magari bisognerebbe predisporsi al confronto tra arbitri e società, un rapporto più sereno e intelligente, mentre questo mondo si chiude troppo senza dare spiegazioni, giocano in difesa e sbagliano”.
CALCIOSCOMMESSE – “Se dovessero essere provate tutte queste cose, il senso di nausea sarebbe elevato, chiediamo che ci siano pene severe perchè così trasmetteremmo i giusti valori, per lo spettatore e per i mass media. Su questa indagine si sono spese troppe parole, anche da parte dal capo della Polizia con dichiarazioni ad effetto, i giudici che rilasciano interviste, è un rapporto un pò alterato tra chi ci giudica e il mondo reale. Comunque finora il coinvolgimento è stato vasto, ma le grandi squadre non sono state coinvolte, anche se la magistratura parla di un qualcosa di importante che ancora non è stato messo in luce”.
CALCIOPOLI – “La questione calciopoli non è ancora risolta, è poco chiara, la giustizia ordinaria non ha ancora fatto il suo corso e la giustzia sportiva non ha fatto bella figura, anche perchè Palazzi ha dichiarato che l’Inter aveva commesso il reato e solo la prescrizione ha impedito che i nerazzurri fossero penalizzati”.
CAGLIARI INTER A TRIESTE – “Nel calcio siamo indietro sulla legge per gli stadi, le promesse del nuovo governo ancora non hanno fatto fare ancora passi avanti. Un motore trainante per il settore ricavi è dotarsi di uno stadio di proprietà, è assurdo che non si faccia niente per risolvere la situazione, la questione dello stadio di Cagliari è impensabile, è incredibile che la burocarazia impedisca questi progetti così interessanti”.
Mino Lombardo
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