Roma, Giannini: “Non capisco tutta questa esaltazione per Luis Enrique”

ROMA NOVARA LUIS ENRIQUE GIANNINI / ROMA – L’avvento di Luis Enrique a Roma è stato quasi accolto come una mini rivoluzione del calcio nostrano. I risultati, finora, non sono del tutto dalla parte dell’ex calciatore del Barça, che continua comunque a raccogliere grandi consensi per la sua idea di gioco. Per Giuseppe Giannini, bandiera della Roma per 15 stagioni, non c’è però nulla di nuovo in quello che sta facendo Luis Enrique. “Quando mi guardo in giro e vedo tutta questa esaltazione per Luis Enrique non capisco. – ha detto Giannini a ‘La tribù del calcio’ – Per carità, è un allenatore serio e preparato ma, quello che vorrebbe fare, la Roma lo ha già fatto 20 anni fa. Chi è stato veramente grande è Liedholm. Lui e Sacchi portarono in Italia il calcio a zona che nessuno praticava. Questa è bravura”.

L’ex centrocampista giallorosso è tornato anche sul suo mancato trasferimento alla Juventus: “Arrivò un’offerta importante e il presidente Viola mi chiamò e mi disse: ‘voglio che tu rimanga con noi a vita’. Accettai senza pensarci un attimo ma, guardandomi indietro a distanza di tanti anni, avrei potuto giocarmi quella carta in modo migliore in un secondo momento. Calciopoli? Quando giochi non pensi che ci sia qualcosa di strano. Ma adesso, visto quel che è emerso negli ultimi anni, se ripenso al gol di Turone o al fallo laterale di Aldair a Torino, qualche dubbio mi viene”.

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