MILAN, STATISTICHE THIAGO SILVA / MILANO – La difesa del Milan ha trovato in Thiago Silva il suo punto di riferimento. Dato certo, inconfutabile più a livello di prestazioni che di numeri. La classe e la perfezione negli interventi in chiusura hanno reso il brasiliano uno dei migliori difensori centrali al mondo. I rossoneri hanno avuto, nella passata stagione, la difesa migliore del campionato. Merito, anche, di questo giocatore che ora ha 27 anni e una carriera rosea di fronte. L’infortunio che lo ha bloccato nell’ultima partita di campionato contro la Roma lo terrà fuori circa un mese e la sua assenza potrebbe, in parte, compromettere l’andamento positivo dei rossoneri. Le statistiche, in tal senso, possono aiutare a capire meglio se i tifosi milanisti devono, o meno, toccar ferro.
NUMERI A CONFRONTO – Thiago Silva è diventato, fin dalla stagione 2009-2010, il perno della difesa rossonera. I primi tempi, passati al fianco di Alessandro Nesta, hanno permesso al brasiliano di acquisire piena sicurezza nei propri mezzi. Una dote che porta con sé fin da quel passato nella Fluminense che, col tempo, ha reso il numero 33 milanista un elemento di totale affidabilità. Il giocatore, nonostante quest’ultimo infortunio, risulta essere fisicamente integro. In queste tre stagioni ha saltato solamente 13 partite tra campionato e Champions League. Di queste, il Milan ne ha vinte 7, pareggiate 2 e perse 4. Considerando anche le gare a eliminazione diretta, c’è una media di 1,76 punti a partita. Tale statistica risulta minore rispetto a quella estrapolata sulla base delle presenze in campo dello stesso Thiago Silva: con il brasiliano al centro della difesa, i rossoneri hanno una media di 1,95 punti a partita. Un dato notevolmente significativo, considerate le 114 gare ufficiali disputate dal difensore in questi tre anni. Nella stagione in corso, le assenze si sono registrate nella gara di Lecce, vinta in rimonta dai rossoneri 4-3, col Bate Borisov, 2-0 nel girone di Coppa, e nella partita di ieri sera contro il Barcellona, terminata 0-0. La mancanza di Thiago Silva, a ben vedere, non sembra aver creato grosse falle, anzi. Succede un po’ quello che scatena l’assenza di Ibrahimovic: la squadra, in mancanza del grande campione sul quale può affidarsi, ha maggiori stimoli che permettono di giocare con un livello più alto di attenzione, tirando fuori quel pizzico di orgoglio in più che compensa una qualsivoglia mancanza tecnica o di qualità.
CONTRO IL BARCELLONA – Capita, dunque, che Mexes e Nesta (non gli ultimi arrivati) possano limitare gli inserimenti di Messi e compagni, e gli stessi Antonini e Bonera disputino una prova eccellente contro quei diretti avversari così dinamici e pronti a sfruttare ogni singolo e minimo errore. In tal senso, la partita contro il Barcellona ha dato risposte positive sia a chi si preoccupava per la mancanza di Thiago Silva sia al tecnico rossonero Massimiliano Allegri: il mister livornese può star tranquillo. Il reparto arretrato ha dato prova di grande sicurezza, tamponando le avanzate avversarie e riducendo il numero di spaventi che una formazione, come quella blaugrana, è capace di arrecare. Sebbene la mancanza del numero 33 rossonero non sia stata particolarmente evidente, dal punto di vista difensivo, molto è mancato in fase di impostazione: Thiago Silva porta in dote un’ottima capacità di avanzare con la palla al piede. Dalla cessione di Pirlo, la fase di impostazione della manovra passa dal brasiliano. Un ruolo chiave che non ha altri interpreti nello scacchiere milanista e, di fatti, ieri sera si è palesata tanta difficoltà quando c’era da imbastire le azioni d’attacco. Il pressing del Barcellona è ben studiato e, unita alla mancanza di un giocatore capace di saltare l’uomo tra i reparti di difesa e centrocampo, è capitato, spesso, di vedere il pallone spazzato via per poter alzare la squadra.
CONCLUSIONI – Un fenomeno, nel vero senso della parola, come Thiago Silva è insostituibile ma il Milan ha validi elementi in rosa capaci, nel breve periodo, di limitare quel buco lasciato dal brasiliano. Bisogna capire come gestirà Allegri gli impieghi di Nesta, reduce da un lungo infortunio, e Bonera, sempre utilizzato negli ultimi incontri. In vista della gara di ritorno contro il Barcellona, c’è una timida speranza di vedere in campo Ignazio Abate. Un’altra consolazione che può permettere al Milan di guardare positivamente al prossimo mese.
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