CAMPIONE RAGGI X HUNTELAAR / ROMA – Di calciatori stranieri prima sedotti e poi troppo frettolosamente abbandonati dal nostro calcio non ce ne sono stati pochi negli ultimi anni: un esempio per tutti è quello diThierry Henry, ingaggiato dalla Juventus e bocciato dopo pochi mesi con la cessione all’Arsenal, squadra in cui il francese si sarebbe presto affermato come uno dei centravanti più prolifici del mondo. Dalle parti di Milano è passato invece nella stagione 2009/2010 un attaccante olandese, chiamato in rossonero per seguire le orme di un certo Marco van Basten, inevitabile punto di riferimento e iniquo termine di paragone per chi nasce nella terra dei mulini a vento e si propone come goleador nel calcio che conta. Le cose nel Milan non sono andate benissimo a Klaas-Jan Huntelaar, ma la grande stagione che sta disputando con la maglia dello Schalke 04 sta dimostrando ai suoi detrattori di aver preso un abbaglio.
PRIMI PASSI – Classe 1983, Huntelaar comincia a giocare da professionista nel PSV Eindhoven, squadra con cui esordisce nella massima serie olandese nel 2002/2003. Viene poi mandato in prestito per due stagioni, di cui una al De Graafschap e un’altra nella serie cadetta al AGOVV Apeldoorn, compagine in cui realizza 25 gol in 36 partite. Di lui si accorge l’Heerenveen e lo acquista a titolo definitivo: Huntelaar ripaga la fiducia imponendosi come goleador di sicuro affidamento (33 reti in 46 partite in una stagione e mezza) e meritandosi l’interesse del club olandese più prestigioso, l’Ajax, che lo prende staccando un assegno di 9 milioni di euro.
LANCIERE – Nei lancieri Huntelaar conferma quanto di buono si diceva su di lui, vincendo subito la classifica dei cannonieri e imponendosi anche come trascinatore della Nazionale olandese Under 21 che vince l’Europeo di categoria nell’estate del 2006. Nelle due stagioni successive il numero 9 dell’Ajax si conferma miglior realizzatore dell’Eredivisie, un campionato che inevitabilmente comincia a stargli stretto: quando nel dicembre del 2008 arriva l’offerta del Real Madrid (più di 20 milioni per il cartellino) il trasferimento in Spagna diventa un passo inevitabile e Huntelaar si lancia con entusiasmo nella nuova avventura.
DAL BERNABEU A SAN SIRO – Nonostante il rendimento personale non sia disprezzabile (8 gol in 20 partite), a Madrid Huntelaar non convince e non riesce a entrare nel cuore dei tifosi come aveva invece fatto il suo connazionale Ruud van Nistelrooy. In realtà non gli viene concesso molto tempo per ambientarsi, visto che prima dell’inizio della stagione successiva le ‘Merengues’ lo cedono per 15 milioni di euro al Milan, la cui conduzione tecnica è stata da poco affidata a Leonardo. Con la maglia con cui Marco van Basten ha scritto le pagine più belle della sua meravigliosa storia calcistica Huntelaar non ha un approccio facile: in attacco la concorrenza, da Pato a Borriello, è agguerrita e per giocare l’olandese è costretto ad adattarsi a giocare come ala destra. Il magro bottino di 7 reti in 25 partite di campionato convincono la dirigenza rossonera a rinunciare all’attaccante olandese, che viene ceduto in Germania, allo Schalke 04.
CONSACRAZIONE A SUON DI GOL – In Bundesliga, dopo una prima stagione non facile, Huntelaar è definitivamente esploso, e nell’annata in corso ha già realizzato 40 reti nelle 39 partite finora giocate, imponendosi come bomber di caratura internazionale che si propone di dimostrare il proprio valore anche con la maglia arancione questa estate ad Euro 2012, anche se la concorrenza di un certo Robin van Persieappare ancora difficile da sbaragliare (così come lo aveva costretto a guardare quasi sempre dalla panchina la cavalcata della sua Olanda al Mondiale sudafricano) . Fatto sta che Huntelaar, a quasi 29 anni, ha trovato finalmente quella continuità d’utilizzo e quella fiducia che gli erano mancate nel Milan e nel Real Madrid. Il prossimo calciomercato ci dirà se l’olandese avrà un’altra occasione di affermarsi in un top club.
Andrea Corti