ESCLUSIVA RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO FRANCESCO COCO/ MILANO – Un doppio ex di lusso, Francesco Coco, Milan e Barcellona nel suo passato, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiocalciomercato.it, non si sbilancia in un pronostico secco per il match di stasera a San Siro: “Per il passaggio del turno dico 70% Barcellona, 30% Milan, il risultato esatto non lo posso prevedere, è sempre molto difficile, farò il tifo per il Milan, è la società nella quale ho militato e sono cresciuto, ma se vincesse il Barcellona una parte di me sarebbe felice: nella malaugurata ipotesi in cui i rossoneri dovessero venire eliminati, è meglio che siano i catalani a farlo”.
MILAN BARCELLONA – “Spero sia una bella partita, piacevole, incontra la squadra più forte al mondo senza Thiago Silva e Van Bommel, assenze che peseranno, così come la condizione di Boateng, al rientro dall’infortunio, un peccato perché il Milan può dare filo da torcere al Barcellona, ma se il Milan gioca da Milan può avere buone opportunità, ma non deve assolutamente difendersi. Il Barcellona non ha molti punti deboli. Victor Valdes non è ai livelli di Buffon e Julio Cesar, ma è un buon portiere, anche se molte volte non è chiamato in causa perché gli avversari non arrivano mai davanti alla sua porta. Se il Barcellona si attacca con convinzione va in difficoltà, bisogna avere la convinzione di riuscire a fare la propria partita e non avere sudditanza”.
ESPERIENZA CATALANA – “Quando giocavo io in Spagna avevo meno pressioni, è cambiata la società, ma è sempre la solita struttura. La differenza tra il mio Barcellona e quello di oggi è Guardiola, sono d’accordo con le dichiarazioni di Messi, e poi Iniesta e lo stesso argentino sono dei calciatori che fanno fare il salto di qualità. Anche quando giocavo io la filosofia di gioco era uguale, ma oggi gli attori sono diversi, Xavi, Iniesta e Messi sono dei marziani”.
CRISI INTER – “Inaspettatato l’esonero di Ranieri, sono felice della scelta Stramaccioni perché è un giovane molto interessante, ha le sue idee e anche se viene dal settore giovanile può fare bene. L’importante è che non si strumentalizzi il paragone con Mourinho, anche perché lui ha dichiarato di ispirarsi ad Arrigo Sacchi, quindi due stili di calcio diverso: Mou è più difensivo e tattico, mentre Sacchi era molto più offensivo e si giocava la partita in ogni campo”.
DIFENSORI GIOVANI – “Io stravedo per Ranocchia, un giocatore completo, ha bisogno di crescere, purtoppo è arrivato all’Inter in un momento particolare, vorrei vederlo in un ambiente più sereno perché secondo me può essere l’erede naturale di Nesta, può diventare un campione”.
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